Rassegna storica del Risorgimento
AMAT DI SAN FILIPPO E SRSO LUIGI ; ROMA ; MUSEI ; STATO PONTIFI
anno
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1963
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pagina
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97
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MUSEI, ARCHIVI E BIBLIOTECHE
I FONDI ARCHIVISTICI fl
DEL MUSEO CENTRALE DEL RISORGIMENTO
XXVH. - LE CARTE DEL CARD. LUIGI AMAT
Il card. Luigi Amat di San Filippo e Sorso, arcivescovo di Nicea, non ha ancora trovato il suo biografo. Si parla di lui in tutti i lavori sullo Stato pontificio, perchè è impossibile ignorare chi ha avuto alte cariche nel governo ecclesiastico a Benevento, a Spoleto e Rieti, a Ravenna, a Bologna, è stato commissario straordinario per le quattro Legazioni, ha retto le nunziature apostoliche di Napoli e di Spagna e ha terminata la sua carriera, in curia, come cardinal decano. La figura del prelato sardo viene inserita fra quelle dell'episcopato aperto alle idee più moderne, che facevano sentire la loro voce, aia pure in minoranza, nelle questioni del governo temporale, ma non è stata ancora delineata compiutamente. *)
Uno dei fondi più antichi del Museo centrale del Risorgimento (buste 10-16) conserva le carte del card. Amat. Esse sono state sfruttate largamente per la voi i sui singoli corrispondenti e, per questo, chiedo venia fin d'ora per la incompletezza della bibliografia. Ho l'impressione, però, che nessuno abbia studiato questa corrispondenza nel suo complesso, in funzione biografica, oppure, cosa più importante, per ricavarvi un panorama delle azioni e delle reazioni di eminenti ecclesiastici e di laici influenti, panorama che si potrebbe delineare attraverso sfoghi personalissimi e intimi, nel lungo periodo che va dalle rivoluzioni all'interno dello Stato della Chiesa ai tentativi di conciliazione con il Regno d'Italia. Di quattro anni più giovane di Pio IX, il card. Amat lo seguirà nella tomba dopo soli due mesi.
Tutti, o quasi tutti, i cardinali sono rappresentati nel carteggio. Alcune corrispondenze, però, non rivestono grande valore, perchè formali o solamente ufficiali, come quelle di Pier Francesco Gallefn (18351836, due lettere), Benedetto Barberini (1854-1861, due lettere), Alessandro Barnabò (una lettera del 1860), Paolo Polidori (una lettera del 1846), Teodolfo Mertel (due dispacci del 1854), Anton Domenico Gamberini (quattro dispacci del 18391840), Nicola Paracciani Garelli (un dispaccio del 1836), Placido Tadini (una lettera del 1837), Gaetano Baluffi (1847-1852, tre lettere), Giovanni Brunelli (1847-1856, due lettere), Lorenzo Nana (1860-1873, quattro lettere), Francesco Gaude (due lettere del 1857), Costantino Patrizi (quattro dispacci del 1871), Roberto Roberti (18481863, due lettere), Prospero Caterini (tre dispacci, 18611863), Giuseppe A. Bizzarri (due dispacci, 1850-1863), Ugo Pietro Spinola (1843-1847, quattro lettere), Domenico Lucciardi (1854-1858, quattro lettere), Ludovico Altieri (1859-1863, tre lettere), Girolamo D'Andrea (due lettere del 1860), Antonio
]) Vedi la voce di Q. TANTOÌLO, in Dizionario biografico digli /lattoni, Romn, Istituto della Enciclopédia italiana, 1960, alla quale rimandiamo anche porla bibliografia.
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