Rassegna storica del Risorgimento

AMAT DI SAN FILIPPO E SRSO LUIGI ; ROMA ; MUSEI ; STATO PONTIFI
anno <1963>   pagina <103>
immagine non disponibile

I fondi archivistici del Museo centrale del Risorgimento 103
La risposta, della quale nessuno doveva essere informato... si trova nelle carte Cavour. *) In essa l'Amat mostra dei dubbi sulla possibilità di arrivare a qualcosa di positivo: Un sì fatto accordo potrà oggi aver luogo dopo le avvenute complicazioni? Potranno le sue lodevoli viste rendersi accettabili da ogni lato? . Matteucci insiste nel suo progetto e lo trasmette al conte il 21 novembre. *) Senza attendere, però, la replica da Torino si affretta a farlo conoscere anche alTÀinat, accompagnandolo con questa lettera.
-, .. , V* Pisa, 5 dicembre 1860.
Eminenza Reverendissima,
Io avrei già dovuto, Em. Rev., ringraziarla della sua bontà e delle amiche' voli e cortesi espressioni che usa a mio riguardo. Avrei voluto prima di esprimerle questi miei sentimenti, veder le cose nostre in via da promettere un qualche ravvi' cinamento colla corte romana. Ma pur troppo non vedo anche farsi questa luce. Eppure è crudele e pericoloso U viver d'illusioni! Il movimento italiano è oggi un fatto accolto dai conservatori di tutta Europa e che finirà per essere riconosciuto dalle Potenze che vogliono l'ordine e la pace. E cosa si potrà ottenere in mezzo a onesto stato di cose, in presenza di questo avvenire persistendo nella politica tenuta da 8 o 10 anni a Roma? Mi duole il pensarci, ma non so vedere che un indebolii mento maggiore nella fede, una agitazione più pericolosa nelle coscienze e l'incertezza per le sorti del governo della Chiesa. Eppure il pensiero di una nazione rigenerata e benedetta dal Pontefice, di un ordinamento interno della Chiesa che le renda piena libertà d'azione in mezzo ad uno Stato forte che le dà la mano e la protegge, mi pare uno spettacolo che spassionatamente considerato, debba sorridere all'anime onesto, pio, nobile del Pontefice. UEuropa non sopporterà a lungo Voccupazione francese a Roma e manifestamente i tempi non corrono favorevoli all''Austria, costretta essa stessa a liberalizzare il suo governo. E quando il Regno italiano sarà costituito, qual ragione si potrà addurre perchè anche Roma non sia difesa, affidata alle armi-nazionali piuttosto che alle straniere? Perchè mai la Chiesa, che ha la custodia della religione, che ha una vita eterna da conservare e da svolgere, vorrà esporsi al pericolo di essere abbandonata dal popolo italiano che è pur quello in mezzo a cui è nata e in cui ha trovato regno e splendore? Una transazione a tempo può molto salvare; l* ostinazione, l'opposizione impotente può tutto perdere ed aprire la via ad una serie di mali senza misura.
Eminenza... sia Voratore della pace e della conciliazione e farà un gran bene atta Chiesa.
Appunto
Roma città del Regno e Romani italiani come il resto, cioè coi diritti politici e chili degli altri.
Rama sede del Pontefice con governo municipale.
Guarnigione italiana.
Rendita della Chiesa assi-curata dallo Stato.
Abolizione dei concordati e piena libertà e indipendenza alla Chiesa .
*) La Questione romana negli anni 1860-1861. Carteggio del conte di Cavour con D. Pan* taleoni, C. Passaglfa, 0* Vimercati, a cura della Commissione Reale Editrice, Bologna, Zanichelli, 1929, voi. I, p. 67.
9) Ibidem, pp. 95-46.