Rassegna storica del Risorgimento
AMAT DI SAN FILIPPO E SRSO LUIGI ; ROMA ; MUSEI ; STATO PONTIFI
anno
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1963
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pagina
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110
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HO Libri e periodici
sul filo dei vati interlocutori, una conversazione in cui il padron di casa interviene discretamente a riportare l'equilibrio e la misura dei giudizi. La signorilità di quel padrone di casa è tale che basta una battuta a far intendere Terrore dell'interlocutore e a far intuire la soluzione giusta. Sicché ne esce oltre alle nuove conoscenze partecipate anche un altro insegnamento, tanto più prezioso in tempi di polemiche aspre e ingenerose, quello* cioè, di uno stile che può risultare soltanto dalla fusione di una profonda dottrina, di un ingegno acuto e arguto, di un senso morale, di una consapevolezza della dignità del sapere e del magistero, cosi intimi naturali e pudichi da non mostrarsi mai staccati dalla sostanza scientifica, da apparire l'antitesi del moralismo, com'è appunto la vera moralità di per se stessa esemplare e produttrice di verità, di giustizia e di umana comprensione. Liner BUI*ERETO
Stadi in onore di Ettore Lo Gatto e Giovanni Mover (Collana di Ricerche Slavistiche, 1); Roma, Sansoni, 1962, in 8, pp. xxxi-737. S. p.
Quando ci ai trova in presenza di maestri di vasti interessi come Ettore Lo Gatto e Giovanni Maver, non può recare meraviglia se intorno ad essi, nelle onoranze tributate loro in occasione del settantesimo compleanno da studiosi italiani e stranieri e soprattutto da discepoli in questo bel volume di miscellanea, si siano raccolti anche degli Btorici. Questo perchè i due illustri maestri della slavistica italiana non si sono limitati alla linguistica o alle letterature slave ma, da pari loro, hanno saputo accostarsi a tutto il complesso di civiltà di quello che imperfettamente continueremo a chiamare mondo slavo, facendo appello ad una amplissima conoscenza storica.
fra gli scritti raccolti in questo volume, quelli di interesse risorgimentale sono, diversi e tutti recanti un contributo originale di ricerche.
M. P. AUBKSÉBV riserva un suo saggio a Michelangelo Pinto: MikelandSelo Pinta. Necholiko danniteli k ego charakteristike pò ruskùn isiocnikam. (M. P., Alcuni elementi della sua fisionomia secondo fonti russe) (p. 2341). figura poco conosciuta di letterato e diplomatico, di lui sono conservate alcune lettere e taluni testi di corsi di letteratura italiana tenuti all'Università di Pietroburgo presso il Museo centrale del Risorgimento al Vittoriano. *j Nato a Roma nel 1818 egli ebbe una parte notevole nel giornalismo romano del 1846-1849 pubblicando a Roma successivamente: VItalico (1846-47), l'Epoca (1848-49) e l'umoristico Don Pirlone.
Inviato in missione a Torino da Mamiani nel 1848, vi rimase dopo la restaurazione di Pio IX e a Nizza, nell'estate del 1850, di nuovo incontrò Herzen che aveva già visto in precedenza a Roma e a Ginevra e con lui, e presumibilmente con altri emigrati russi (così bene studiati da F. Venturi), egli rimase in contatto, dedicandosi intanto ad una nuova intensa attività letteraria. Un nuovo incontro con Herzen avvenne in Inghilterra nel 1856 e a questi contatti con esuli e letterati russi come Turgenev, rimastogli sempre amico, è dovuto il primo sorgere di un interesse culturale del Pinto per la Russia. Qui si recò per la prima volta nell'inverno del 1856-57, rientrando poi in occidente subito dopo. I suoi contatti con l'intellighenzia russa dell'emigrazione e del paese da Herzen a Turgenev, da V. P. Titov a N. A. Melgunov a Nckrasov, ecc. gli procurarono l'invito a occupare il posto di docente di letteratura italiana all'Università di Pietroburgo, dove giunse nel dicembre 1859.
La prolusione fu da lui tenuta nel febbraio 1860. Il titolo preciso, leggermente diverso da quello indicato dall'Alekséev è: La butterature italicnue conriderée corame exprcssion dti sentiment ustionai . In essa in polemica col Mctternich che aveva definito l'Italia come una exprcssion géographique o col Lamartine che l'aveva chia-
) J2. Morelli ha offerto una vasta descrizione delle carte di M. Pinto, con ampie notizie sull'uomo e la sua attività, in questa Rassegna, anno XLY, fase. I, gennaio-marzo 958: i fondi archivistici del Museo Centrale del Risorgimento. XXII. 1,0 carte di Michelangelo piato.