Rassegna storica del Risorgimento

AMAT DI SAN FILIPPO E SRSO LUIGI ; ROMA ; MUSEI ; STATO PONTIFI
anno <1963>   pagina <127>
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Libri e periodici 127
egli tenne poco conto delle raecomaudazioni fattegli dal Giulini e dai suoi bravi collabo­ratori, poiché nelle leggi civili promulgate al popolo lombardo 1*8 giugno si preoccupò soprattutto-.di affermare nel territorio dal Piemonte conquistato l'esigenza unitaria dello Stato e di sostituire a mano a mano all'organizzazione politico-amministrativa austriaca quella piemontese senza concedere né allora né mai in seguito il decentramento ammini­strativo dalla popolazione vivamente auspicato.
Con la commossa rievocazione della tragica giornata del 24 giugno e dello spontaneo generoso slancio di fratellanza delle genti mantovane e bresciane nei soccorsi e nell'assi­stenza ai numerosissimi feriti nostrani e francesi ai concluse il convegno, che ebbe la durata di due giorni, e cioè il 6-7 giugno 1959.
Convegno, come ognun vede, nel complesso laborioso e solido, che, pur nei suoi limiti, ha portato allo studio del fenomeno risorgimentale alcuni fermenti vitali e che, comunque, sarà sicuramente di stimolo per la soluzione di problemi talora nelle discus­sioni appena abbozzati, perchè, come ha precisato un relatore competente in materia, ingente è il materiale documentario riguardante Brescia e la provincia giacente negli archivi di Stato di Milano e di Mantova, ancora inesplorato e per lo più disperso, si da richiedere per una proficua consultazione lungo tempo e lunga fatica. MASINO CTRAVEGNA
/ periodici di Messina, Bibliografia e storia, a cura di GINO CERHITO (Bibliografia della stampa periodica operaia e socialista italiana 1860-1926, 1); Milano, Feltrinelli, 1961, in 8, pp. DC-233. L. 4000.
Dobbiamo premettere alla recensione di questo volume, il primo della collana riguar­dante la stampa periodica operaia e socialista, alcune considerazioni generali, estensibili alla collana intera, che dovrebbe ispirarsi tutta ai medesimi criteri di massima. Anzitutto una considerazione positiva, per il notevole impegno assuntosi dall'Istituto Feltrinelli nel voler predisporre un così vasto ed utile strumento di lavoro storico, quale questo schedario ragionato di tutta la stampa operaia (più o meno socialista, poiché vengono presi in esame periodici democratici delle varie tendenze). Questo impegno è affiancato da un'altra importante iniziativa: la pubblicazione delle grandi antologie dei maggiori perio­dici italiani e stranieri, incominciata con I periodici popolari del Risorgimento, i Giornali Veneziani del *700, la Critica Sociale e H Caffè. Connesso al nostro apprezzamento è tut­tavia un rammarico: che lo schedario non abbracci addirittura tutti i periodici italiani, dato anche che i criteri con cui un periodico può essere definito popolare o operaio non ci paiono molto chiari, né comunque obiettivi.
Tale fatto è dimostrato fin d alle prime pagine del pregevole volume curato dal Cerrito; egh* infatti vi ha raccolto i giornali dei partiti operai e socialisti, delle organizzazioni sin­dacali e culturali operaie, cattoliche, repubblicane, democratiche e radicali, assistenziali e previdenziali. Ci sembra che più semplicemente, data l'eterogeneità degli atteggiamenti di questa stampa, si attagli ai periodici considerati un'etichetta negativa: stampa non liberale o non governativa, o per usare hi terminologia marxistica stampa delle classi non diri' genti. Ripetiamo che un criterio siffatto, non tanto scientifico quanto politico, non ci soddisfa.
Consentiamo invece coni curatori della raccolta per quanto riguardai limiti di tempo (18601926) adottati e la redazione delle schede dei singoli giornali, nelle quali si danno le ca­ratteristiche tipografiche del periodico, la sua storia e la storia dei gruppi politici che vi fa­cevano capo, la segnalazione di articoli di particolare interesse, l'eventuale bibliografia e (d'utilità indiscussa) l'indicazione delle biblioteche dove la relativa raccolta è consultabile.
Ai criteri suesposti si è attenuto bravamente il Cerrito, nel suo volume sui Periodici messinési, peri quali le difficoltà di stadio si Bono fatte assai gravi dopo la distruzione delle raccolte pubbliche avvenuta col terremoto del 1908 e con i bombardamenti dell'ultimo conflitto mondiale. Le ricerche del curatore si sono cosi dovute estendere alle biblioteche d'altre città e a quelle private, spesso lacunose; dobbiamo riconoscere che tale compito egli lo ha assolto con diligente pazienza e con grande intelligenza. La storia, almeno quella esterna, dei giornali messinesi popolari ne esce narrata per la prima volta con le sue luci e le sue ombre, dal primo giornale patriottico e anticlericale del partito d'azione.