Rassegna storica del Risorgimento

LIBERALI ; TOSCANA ; CAPPONI GINO
anno <1919>   pagina <118>
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118 B. Pa88amonli
dovevasi, non avevano mai avuto l'animo di usare una politica effi­cace contro l'opposizione democratica e repubblicana, temendo cose peggiori; e si erano trovati in uno stato di debolezza, del quale ave­vano approfittato i sobillatori volgari e gli idealisti rivoluzionari. Costoro erano quasi giunti alla persuasione, che sarebbero arrivati al conseguimento delle loro finalità senza che nessuno avesse osato loro contrapporsi. Ma il D'Azeglio, che si sentiva nelle vene il sangue degli antichi signori insofferenti di violenza di plebe e che possedeva quella vitalità e quell'ardore che lo avevano mosso all'attiva prepa­razione liberale d'Italia, noncurante degli impedimenti frappostigli da amici e nemici, aveva voluto dissipare l'incubo, che sugli animi della maggioranza faceva gravare l'opera dei rivoluzionari ed aveva gettato a questi ultimi il guanto disfida. Edi liberali d'Italia, udendo :3gna voce energica, parvero prenderne novello vigore e la loro stampa cercò di ringagliardire ancora di più le forze ritrovate con una cam­pagna attivissima. In Toscana specialmente, ove l'articolo del D'Azeglio era ispirato ed apparso, i giornali liberali parvero respirare un'aria più salubre e rimettersi alla lotta con maggiore energia, che l'inuti­lità dei loro sforzi precedenti sembrava averli scoraggiati. La Patria e la Rivista Indipendente, per citare i più notevoli organi della stampa liberale ed i più combattivil, cessarono dal sistema del blandire e del minacciare, dell'incuorare i fiacchi, del trattenere gli ardenti; senza reticenze svelarono alla nazione il pericolo in tutta la sua pienezza e ne additarono chiaramente le cause perchè fossero combattute.ed estirpate. Non falsa pietà, né inutile tergiversare: ciò ch'era male, an­dava giudicato come male, e come tale doveva essere estirpato.
Così la Eivista Indipendente bollava le eccessive condiscendenze governative verso i Livornesi, ai quali il Ministero aveva concesso, erroneamente, le richieste del 7 settembre 1848 : Che significano quelle contìnue petizioni - chiedeva il giornale - reclamanti istituì -aioni di nuovi tribunali, funzioni di capiluoghi, stabilimento di inu­tili funzionari, se non il ridestarsi di quello spirito di egoismo mu­nicipale che vorrebbe ogni campanile, ogni bicocca centro di grandi Provincie, spirito malefico che sotto ogni forma fu causa delle antiche sciagure italiane e minaccia di esserlo di nuove? 2. 11 creare uno Stato nello Stato era per la Rivista opera più nefasta di quella com­muta dagli stessi rivoluzionari; ed il gabinetto, soddisfacendo le do-
Fra. gli altri confronta La, Riforma, 266, 4 settembre 184 275, 16 settem­bre 1848} 277, 19 settembre 1848.
a La Rivista Indipendente, 99, 11 settembre 1848.