Rassegna storica del Risorgimento

LIBERALI ; TOSCANA ; CAPPONI GINO
anno <1919>   pagina <122>
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E. Pas8amonU
sezione livornese; se essa era nel giusto ritenendo dannosa l'appli­cazione immediata delle sue dottrine, era serena, quando gli attribuiva. T intento di favorire un ampliarsi ed un rincrudelirsi delle passioni sfrenate del popolo? Aveva in realtà interesse il Guerrazzi, che erasi tanto adoperato ed era riuscito a far cessare i tumulti e gli eccessi, che questi si verificassero nuovamente per favorirlo nelle sue aspi­razioni?
Quando si rifletta al suo vivissimo desiderio di conseguire il po­tere ed alla sua consapevolezza, che giammai avrebbe governato con il favore della maggioranza della nazione, quando fosse stato in­nalzato dai tumulti di popolo, noi siamo convinti che, forse più degli stessi liberali sostenitori del Capponi, il Guerrazzi fosse favorevole ad un pronto componimento delia questione livornese, al ristabili­mento della legalità nella città sollevata e sopratutto al riconosci­mento della finalità reale della sua opera.1 Aveva fatto sentire al Governo, come egli fosse potente e dimostrato di che fosse capace: ma nel tempo stesso aveva eliminato dalla scena rivoluzionaria gli elementi che, infiltratisi per la ragione stessa delle cose, nell'agita­zione popolare, l'avevano fatta degenerare ed avviata per un cam­mino pericoloso : aveva dato quindi prova, da un lato, di conoscere la via da seguirsi, dall'altro di fermezza d'azione. Se una speranza egli aveva Concepito di raggiungere ciò ch'erasi prefisso, l'aveva in quel momento, in cui, domata la insurrezione livornese, aveva dato affi­damento delle sue intenzioni antirivoluzionarie. E il Guerrazzi non voleva la rivoluzione che intendeva, per i bisogni della Toscana e del­l'Italia, necessitare una politica democratica sì, ma non repubblicana, perchè non ve l'avrebbe seguito, se non una minoranza limitatissima di idealisti e di avventurieri: egli voleva, che fossero conservate al
1 Basterebbe a provado il contegno tettato dal Corriere Livornese anche nei giorni più acuti della crisi rivoluzionaria ed in quelli nei quali più aspra diveniva la lotta con i moderati od i liberali, Oosl il 14 settembre il Guerrazzi faceva nel suo organo dire in proposito : Uniamoci I II sistema Che impera sulla Toscana, non io desidera, noi vuole, oppure se il cerca, lo esige coll'umiliazlone di tutto un popolo che ha offeso ed imbrogliato. La stampa ministeriale od il sistema fanno a gara per designarci ai Toscani, all'Italia, come un popolo menato da poohi tristi... Sappia Toscana, sappia l'Italia che tutti, nessuno eccettuato, noi vogliamo ohe le libertà costituzionali siano per tatto la Toscana un fatto vero e non ipotetico, che queste liberta... non abbiano più. ad essere in menoma parte sospese dal capricoio ministeriale o dal poco sonno dell'assemblea . Corriere Livornese, 180, 14 set­tembre 1848. E ancora, 186, 21 settembre 1848 - 187, 22 settembre 1848 - 189, 25 settembre 1848.