Rassegna storica del Risorgimento
LIBERALI ; TOSCANA ; CAPPONI GINO
anno
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1919
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pagina
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127
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Il Ministero Capponi e U tramonto del liberalismo toscano nel'48 137
peggio, il male non si limitava solo in Livorno ma minacciava di dilagare fuori di essa.
Il Centofanti il 12 settembre inviava al Vieusseux queste notìzie: Qui si parla di minacce scritte contro Guerrazzi sulle mura di alcune case a Livorno, che sarebbe il primo segno di quella sua caduta che dovrebb'essere inevitabile. Ma Livorno è città, che senza una purga forte non risanerà mai. I militi qua venuti saranno da'tre migliaia. E già cominciano a stancarsi della dimora e credono compiuta la dimostrazione che dovevano fare. Almeno così sentono molti; Anche a Calci nella scorsa notte parecchi facinorosi volevano manomettere i oivM che pattugliavano e irrompere contro alcune case per derubarle .'
Ciò che il Centofanti scriveva, non era che un episodio del nuovo stato, nel quale era venuta a trovarsi la Toscana dopo il fallimento dell'ultimo tentativo di accordi fra il Ministero ed i sollevati. L'esempio di Livorno doveva essere contagioso, là, dove elementi, se non di idee repubblicane e radicali, desiderosi in ogni modo di moti per ragioni sociali e politiche, attendevano l'occasione propizia per manifestarsi. Così in Lucca il 18 ed il 19 settembre eransi sollevate grida ed erano state compiute azioni, che davano a divedere, come fosse anche in questa città sentita l'influenza dell'opera livornese, qualunque potesse essere stata la causa apparente del fatto; così nella stessa Firenze, ove l'assoluzione del Popolano, che il Ministero aveva chiesto ed ottenuto il 9 settembre 1848 di porre in stato di accusa da una Commissione parlamentare per la propaganda nefasta contro l'idea liberale e per la diffusione delle dottrine rivoluzionarie, faceva comprendere, che la coscienza della parte migliore del popolo non, era aliena dall'appro-vare sostanzialmente l'opera della sollevazione.3 E quale fosse poi lo stato d'animo della folla fiorentina, dette a divedere la condotta delle tribune parlamentari nella seduta del 23 settembre 1848 nella quale fu discusso sulla necessità di conferire per una più lunga durata i poteri straordinari al Ministero per la questione livornese. Questo ed j altro ben noto danno ad intendere, perchè potesse il Guerrazzi il 28 dello stésso mese impedire al Tartini, inviato, ultima spes, dal gabinetto per riaffermare il potere governativo nella pitta, di entrarvi,
1 Biblioteca imsiomite- di Firense - Corteggio fiemseux.
9 Contro coloro che si erano ribellati alle imposizioni ed alle dimostrazióni delle tribune H Corriere Livornese levò atta la voce, come contro il Salvagnoli, considerato l'esponente massimo dell'opposizione al Guerrazzi. Cfr. Corriere Livornese 187, 22 settembre 1848.