Rassegna storica del Risorgimento
LIBERALI ; TOSCANA ; CAPPONI GINO
anno
<
1919
>
pagina
<
130
>
130
K. Passamonli
cosa non. perisca? .' E soprattutto, contro chi aveva sciolto le passioni violenti della folla la Patria non conosceva misura, Kiversandone intera la colpa sul Guerrazzi questo foglio chiedeva, che si agisse verso chi aveva attentato alla sicurezza dello Stato. Dobbiamo avere due pesi e due misure? - esso dicera. - Dobbiamo biasimare le violenze del popolo contro le istituzioni e contro le leggi, quand'egli insorge istigato, da chi non pensa come noi e dobbiamo giustificarlo e lodarlo quando si leva aizzalo, da ehi ha opinioni conformi alle nostre? La sedizione, la resistenza alla pubblica autorità muta natura? Che deve pensare degli altri e di sé* quali massime può dedurre un popolo già agitato, da non dome passioni, già viziato da mali abiti, che egli può pensare da d.eclutì>e.j; quando si sente lodare a cielo perchè ba aiutato in piazza, perchè ha pretese armi, perchè ha resistito, come a nemico d'Italia, ai ministri della pubblica autorità? E concludeva: Il far durare le cose a questo modo è dare il maggior piacere che si possa a chi piange il potere assoluto, a chi brama in cuor suo di veder passeggiare fra di noi i soldati di Badetzky .a Come già la Rivista Indipendente, così anche la Patria, per la penna dei Mail eucci, che, non essendo stato mai un moderato, poteva essere ascoltato, da eia; non voleva sentir la Patria ed i suoi più noti redattori, e ;eÉe il dimorare in paese estero rendeva più atto ad esseri udito ;me colui il quale, lontano dalle passioni, giudicava con serenità la reale questione e poteva riferire anche l'impressione che se n'era diffusa fuor di Toscana e d'Italia, la Patria, adunque, per l'illustre scienziato, chiedeva che i fautori del liberalismo, quando anche il Governo fosse venuto ad essere privato dei suoi più saldi sostegni quali la fiducia del Sovrano e l'approvazione del Parlamento, si fossero stretti intorno a lui ed uniti saldamente contro chi minacciava di sovvertire l'ordine dello Stato. * Svegliamoci - scriveva il Matteucci - scuotiamoci una volta di questa vergognosa apatia, per la quale cadono le società sotto la tirannide delle moltitudini ingannate. Abbiamo il coraggio delle uosMe-opinioni e non ricusiamo ad alcun sacrificio e la vittoria sarà nostra e sarà quella della ragione e della giustizia .a A colui che, illudendosi una visione di democrazia che si sarebbe potuta attuare coll'abbattere
t ia patria, H, 82, 20 settembre 1818. E le granài vie del Corriere Livornese erano espresse in modi violentissimi. La Patria veniva chiamata codarda* ipocrita e qualificata di tutti i tìtoli che la lingua italiana e la violenza livornese posseggono. Gir. Córtiwe, -Mvwwm HI ottobre 1848.
3 La Patria, 3t, settembre 1848 ; II, 83, 21 settembre 1848.
La Patria, , 23 settembre 1848.