Rassegna storica del Risorgimento

1848 ; PEPE GUGLIELMO ; STATELLA GIOVANNI ; GUERRA 1848-1849
anno <1919>   pagina <145>
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Guglielmo Pepe e il ritorno delle truppe napoletane, ecc. 145
Della nuova risoluzione per cui le truppe napoletane sembravano definitivamente acquistate alla causa dell'indipendenza rimasero sod­disfatti più di tutti i Bolognesi, ai quali non pareva quasi vero che da uà momento all'altro si fosse ottenuto tanto. << I .Napoletani pas­seranno il Po scrisse trionfalmente il Farini al Minghetti.1 Eppure le cose non andavano per nulla meglio di prima!
Allorché infatti nelle ore pomeridiane del 25 maggio, il colon­nello Zola, in conformità degli ordini ricevuti, dispose la partenza della la brigata per valicare il Po, essa si rifiutò di mettersi in marcia, e i soldati, toltisi gli zaini di dosso, vi si assisero sopra, dicendo : Vogliamo tornare a Napoli .a Inoltre, poiché qualche reparto (come il terzo battaglione cacciatori quasi per intero, la batteria di artiglieria e la compagnia zappatori) sembrava che non la pensasse come gli altri, la maggior parte delle truppe, in cui soffiavano special­mente i siciliani, si pose a gridare: Si parta; partiamo tutti.' Lo Zola, che, come colonnello anziano, aveva il comando dell'intera
1 li. G. -Pari ni a M. Minghetti, Bologna, 25 maggio 1848; A. Zanolini allo stesso, Bologna, 25 maggio 1848; H". Brentazzoli allo stesso, Bologna, 25 maggio 1848, in. Miei ricordi, IL 377 e segg. - C. Contenti al Governo provvisorio di Lom­bardia, Bologna, 26 maggio 1848, in Scritti scolti, II, 34 : Qui le cose vanno < bene, e poco bisogno vi sarà dei miei conforti. Scala e Statella sono custoditi dalla Civica e dalla linea napoletana > Ma poche ore dopo il tono delle sua lettere ce lo fa apparire assai sfiduciato. Le lettere del Correnti, ohe il MASSAKANI chiamò il diario della sua legazione in Romagna, hanno molta importanza per il nostro argomento, e me ne sono servito largamente.
3 ULitfi p. 35.
3 ANONIMO, Narrazione, ecc. Il colonn. Zola indicò nel suo rapporto i nomi di coloro che più si segnalarono nell'eccltare i soldati alla disobbedienza. Eccoli : cap. Lavora, comandante la batteria d'artiglieria, cap. Musitano del 1 di linea, 1* ten. Grasso del 12, 2 ten. Ignestidel 1, aiutante Calasoibetta, portabandiera Amoroso, ! sergenti Calascibetta e De Merich tutti del 12 ; 2' serg. Musitano. Florio, D'Agostino e Valcarcer del 1 ; Saia del 5. Eppoi 1 serg. Busso del Treno, aiu­tante Bava degli zappatori minatori, colonn. Romano del 1 di linea, magg. Gior­dano, 1 ten. Miueo, 2 tea. Tiscar, alfiere Barbagallo, 1 serg. Borganzoni, 1 ser­gente Calabria, 2* serg. lannici, Bitta, Tedeschi tutti del 1; 2 ten. Barbagallo del. 5 ; col Mllon, cap. Aliarlo, 2 ten. Bosatl e 2 ton. "Villetta del 7 ; colonn. Testa, fan. col. MHon, 1 ten. Tagliaferri, 1' serg. Musoardelli (ambi i fratelli), Genovese, Giardino, 2 serg. Pagliosa, tutti del 12; cap. Fiaschi,, 1 ten. Testa, magg. Fran-ois del 3 cacciatori ; 1 serg, furiere Carito del 9 di linea. Ma sopra tutti si segnalarono il 1 ten. Bitta e l'alfiere Carlo Bertóni del 1 di linea. Per quest'ultimo l'oppositore più ostinato agli ordini del Pepe > lo Zola propose che venisse lasciato alla sua immediazione come aiutante di campo.