Rassegna storica del Risorgimento
TADDEI EMANUELE
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1914
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Un grande gìormilkta del secolo mono 43
delle nuove idee era stato inoculato dal suo pericoloso maestro del Caravaggio, dai suoi compagni di scuola e dai cognato. Non piegarsi alle esigenze dell'ufficio significava ridursi a vivere insegnando lettere ai ragazzi o scrivendo orazioni funebri : mestiere non lieto e certo poco lucroso ! Quei germi si dischiusero e prosperarono rapidamente al tepore di una vita comoda confortata da un discreto stipendio. E poi tutto quel fulgore di armi, quel meraviglioso risveglio di popolo, le pronte riforme, i nuovi ordini civili infiammavano gli animi dei giovani intelligenti e colti. L'astro napoleonico brillava in tutto il suo splendore, e niuno, molto meno l'ex professore del Caravaggio, immaginava un ritorno all'antico.
Ma precisamente ciò, che mente umana non prevedeva, accadde ! Nel mese di maggio del ÌSlo re Gioacchino fuggiva da la uà capitale su cui avanzava trionfalmente un esercito austriaco. Un cronista d'allora narra: Zurlo (il ministro di polizia) parte questa notte e porta seco il prefetto di polizia e l'estensore del Momtore, Taddeo . Lo stesso cronista notò poi in margine: Costui non partì..1 L'accorto prete fu indovino. Spirava allora un'aura di perdono e di clemenza, poiché il vecchio re voleva, per consiglio dell'Austria, far dimenticare le carneficine della prima restaurazione. Il Taddei non solo rimase, ma conservò anche l'impiego. Si racconta che il re, quando gli si propose di licenziare l'infido giornalista, avesse risposto così : Besti e continui a mentire a nostro favore come ha fatto finora per Murat .2 La oronaca indicata soggiunge: Anche quel Taddeo estensore del Monitore, che non ha fatto se non dire vituperi della Corte di Sicilia ed impostare per esaltare Gioacchino, è stato richiamato, perchè continui ad estendere il foglio, cui egli ha cambiato solo mezzo titolo, perchè da Momtore lo ha chiamato Giornale ed ieri (23 maggio) uscì il primo numero .8 Naturalmente l'estensore dovette mutare un'altra volta ancora indirizzo.
Cambiò solo il Taddei No, egli seguì l'esempio degli altri. Tatti i funzionari civili e militari restarono: al loro posto, adat-
ì DE NICOLA, Morto, voi. II, p. 860, 20 maggio 1815. * Napoli l-atteì-ùrta, del 27 luglio 18SÌ
8 Si chiamava Moniiorn hai 1799, poi divenne il Giornale. Nel 3 gennaio 1811 riapparve il Monitóre (lotte Due nioilie (Dar. Pozzo, Cronaca, 2 gennaio 1811).