Rassegna storica del Risorgimento
1848 ; PEPE GUGLIELMO ; STATELLA GIOVANNI ; GUERRA 1848-1849
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1919
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162
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1Q8 Saladino
in totale incognito, ed a me direttamente dilettosi, ond'io avessi potuto porlo in casa mia in sicuro. Fu perciò. 'èli mi astenai di spedire un corriere al suo incontro, onde prevenirlo della pessima predisposizione che qui regnava negli animi, e consigliarlo a mutar cammino.
Malavventurosamente là cosa andò altrimenti. Il generale Sta-tella, nella coscienza del retto suo operare, e ignaro della considerevole agitazione dello spirito pubblico, giunse in Firenze con un legno distinto e quattro cavalli di posta, e, manifestando il suo nome alla porta della città, recavasi in uno dei piti rinomati e centrali alberghi, ai PeUiecmp:
<< Il locandiere, che ben conobbe a qua! cimento eran già esposti e la sua casa e il novello ospite, non esitò ad informarlo di tutto, e siccome non altro scémpio rimaneva onde salvargli la vita, fuorché quello di recarsi subito in fortezza, lo scongiurò a volersi àppigliare a tale partito.
Io trovavami a pranzo allorché un bigliétto dell'albergatore stesso mi rendeva informato di tutto. Conobbi tutta la difficoltà della cosa e ben ne previdi delle dispiacevoli conseguenze ! Dopo lungo colloquio col generale, recavami dal ministro dell'interno onde richiedergli garanzia per si distinto R, suddito, allorché mi giunse un di lui ufficio scritto dì proprio pugno, in cui consiglia vami di farlo partire immediatamente, onde evitare qualche fermento a suo carico.
Pur non ostante, siccome il generale avevami manifestato il desiderio di non voler partire finché il popolo non si fosse calmato, io non ebbi ritegno di recarmi dal ministro istesso e dal Granduca per ottenere le possibili facilitazioni ed aiuti, e già mi era stato promesso di aderire alle mie brame, facendolo dalla fortezza, ove già trovavasi, trasportare in un'altra meno frequentata, per partir poscia allorché le cose lo consigliavano.
Ma frattanto il popolo si ammutinava davanti la locanda il Pellicano, e dopo le più reiterate insistenze per voler tra le mani il generale, prorompendo nella locanda, impadronivasi della carrozza (che ancora non era riuscito di poter salvare), e quindi la trascinava in una piazza e la bruciava, preservando appena pochi oggetti e due
piccole valige.
A tal vandalismo io non potevo frenarmi dallo sdegno, tanto più che nella estrema debolezza di questo governo temer doveva che, come non potè riuscire ad impedii' tal atto, non avrebbe potuto del pari pervenire ad impedirne degli altri 1
Corsi infetti di nuovo a Corte, ov'era ragunato il Consiglio davanti al Granduca, parlai il linguaggio del vivo risentimento, richiesi la garanzia accordata dal sacro diritto delle genti ; ma ministri e so-