Rassegna storica del Risorgimento

ROMA ; CAPELLO LUIGI ; MUSEI
anno <1963>   pagina <590>
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Vita dell'Istituto
elogio ai rappresentanti dei Comitati locali per l'attività svolta. Se l'Istituto può oggi van­tarsi di risultati veramente degni e di un accresciuto prestigio in Italia e all'estero, questo si deve, in primissimo luogo, all'opera dei Comitati locali e dei loro benemeriti dirigenti.
Il segretario generale ha, quindi, parlato dell'attività dei Comitati. Hanno organiz­zato convegni Mantova, Trapani Pavia, New York, Parigi; banno promosso corsi di lezioni Bergamo, Macerata, Salerno, Trieste, Udine; banno istituito premi Bologna e Parma; banno preso la iniziativa di pubblicazioni Bergamo, Bologna, Bruxelles, Modena, Padova, Torino, Trapani, mentre banno stampato volumi o articoli soci di Bari, Bergamo, Brescia, Genova, Macerata, Modena, Napoli, Palermo, Piacenza, Potenza. Ai convegni organizzati dai Comitati di cui si è detto o ad altre manifestazioni banno dato il loro con­tributo soci di Alessandria, Bergamo, Brescia, Novara, Potenza e Verona. Per una migliore sistemazione dei locali Musei del Risorgimento hanno prestato opera efficace le sezioni di Bari, Macerata e Modena. Cicli di conferenze sono stati tenuti a Alessandria, Bari, Genova, Macerata, Milano, Modena, Padova, Panna, Trieste, Venezia, Verona. H segre­tario generale ha, infine, sottolineato particolarmente l'iniziativa presa dai comitati di Alessandria, Bruxelles, Ginevra, Modena, Padova e Piacenza, di riunire periodicamente i soci in sedute di studio, dove si sono discussi temi di interesse locale. Questa forma di atti­vità serve, anche, a far sì che i soci si conoscano e... conoscano il Presidente del Comitato.
Richiamata l'attenzione sulla inderogabile necessità che il pagamento delle quote sociali avvenga entro un termine preciso e non valicabile per assicurare la regolare uscita della Rassegna ed evitare le lamentele di soci, i quali, pur avendo versato regolarmente la propria quota ai Comitati, si vedono spedire il II fascicolo della Rassegna contro assegno, in quanto i Comitati interessati non banno provveduto, a loro volta, al versamen­to all'amministrazione centrale, dopo lunga discussione è stato approvato all'unanimità il nuovo testo dell'art. 17 del Regolamento:
Art. 17. I Comitati debbono versare alla sede centrale le quote sociali non oltre il 30 aprile di ogni anno.
Da parte sua, la Presidenza dell'Istituto si è impegnata ad inviare ai singoli Comi­tati gli elenchi dei rispettivi soci con l'indicazione della loro posizione amministrativa entro il 31 gennaio, in modo che i Comitati stessi abbiano un sicuro margine di tempo per provvedere alla riscossione delle quote non versate direttamente dai soci alla sede centrale e all'invio a quest'ultima delle somme relative. S'intende che di tutte le quote spedite direttamente a Roma da singoli soci tra il 1 febbraio e il 30 aprile verrà data tempestiva notizia ai Comitati. Resta fermo quanto è stato stabilito circa l'invio contro assegno del II fascicolo a chi abbia trattenuto il I e non risulti in regola con la quota. L'amministrazione centrale si riserva di fare, tra il 30 aprile e il 31 maggio, un ulte­riore tentativo presso i soci che non fossero ancora in regola.
La Consulta ha lungamente discusso sulla opportunità che i Consigli direttivi dei Comitati locali abbiano più frequenti contatti con i loro soci. Anche l'elenco dei presidenti dei Comitati, pubblicato nel I fascicolo della Rassegna di ogni anno, può servire a tale scopo. Le relazioni pubblicate in questa stessa rubrica danno sufficiente indicazione di quello che hanno fatto e possono fare i Comitati di buona volontà.
La Consulta ha approvato all'unanimità, con plauso per l'amministrazione, i bilanci consuntivo e preventivo dell'Istituto.
Per quanto riguarda i futuri congressi, sono state esposte varie possibilità, tenendo conto, soprattutto, che l'attuale biennalità degli stessi suscita indubbiamente qualche difficoltà di fronte a certe inderogabili scadenze centenarie (per es. quella della liberazione del Veneto). Il rappresentante di Bari ha presentato una candidatura a favore della pro­pria città, candidatura che, accolta in linea di massima, lascia Ubera la Presidenza di ascoltare altri suggerimenti provenienti da città che non siano mai state sedi di congresso o non abbiano ancora potuto maturare completamente i propri intendimenti.
Come viene annunciato in altra parte di questa rubrica, la presidenza ha proposta e la Consulta ha approvato la nomina di tre nuovi soci onorari.