Rassegna storica del Risorgimento

1848 ; PEPE GUGLIELMO ; STATELLA GIOVANNI ; GUERRA 1848-1849
anno <1919>   pagina <165>
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Guglielmo Pepe e il ritorno delle truppe napoletane, ecc. 165
fosse assicurato dal contenuto, fu giocoforza aprirli in pubblico in­nanzi a parecchi cittadini ed individui della Guardia nazionale. As­sicuratisi che non vi era nulla di sospetto, fu permesso mandarglieli. In un angolo della stanza in altra cassetta furono ritrovati molti frantumi di lettere .bagnati ed impastati ad oggetto di impedirne la lettura. Queste carte che il generale istesso aveva additato al mag­giore della Guardia nazionale vennero prese per essere esaminate, e ser­virono a far sorgere nuovamente l'ira ed il sospetto nel popolo, sicché volendo recarmi da lui per non essere sospettato e sacrificato forse, dovetti fermi accompagnare da due ufficiali della Guardia nazionale.
Così vidi S. E. il conte Statella in presenza di quei signori ed altri due custodi militari. Egli mi disse non abbisognar di nulla, ed io lo pregai di farmi il racconto del suo viaggio, ciò che egli esegui con amabilità e con quella fermezza di carattere ed onoratezza che lo contraddistinguono. Il mio scopo fu quello di cercare che si per­suadessero gl'individui testimoni del racconto, e che poi ne potes­sero propagare nel paese la convinzione di non esservi colpa di tra­dimento nell'onorevole personaggio.
li generale mi ha dichiarato preferire di partire col battello po­stale francese del 4, ed io spero che ciò pojrà effettuarsi senz'altro inconveniente. Pur non di meno, approfittando della persuasione che questa sua idea ha potuto spargere nel pubblico, ho pensato di farlo evadere, se mi sarà possibile, col battello di stamane, il piroscafo francese la Ville de Marseille, impensatamente, nello scopo di togliere il campo ad una ripetizione degl'insulti sofferti e che forse potreb­bero ripetersi durante il suo tragitto al vapore. Mi sono perciò messo di accordo col Comandante del forte e col Console di Francia, essendo il battello della sua bandiera, iì quale mi permetterà che s'imbarchi senza prendersi preventivamente né il passaporto, né il biglietto del vapore : anzi, per non destar sospetto, ho incaricato lui di attendere a quanto occorre all'uopo.
Spero che il risultato ne sia felice; ciò che V. E. apprenderà da egli medesimo qualora partirà nel modo ideatoj altrimenti partirà senza meno col postale da guerra del 4 giugno .