Rassegna storica del Risorgimento
COWEN JOSEPH
anno
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1964
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pagina
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9
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Joseph Cowen e il Risorgimento 9
due opuscoli scritti da Mazzini) *) di cui forse Gowen diventò membro, benché non vi aia nessuna piova sulla sua partecipazione all'attività di questa organizzazione. Le rivoluzioni del 1848-49 lo interessarono profondamente, ma la sua partecipazione non si tradusse ancora in diretta attività. Bisogna, quindi, dire che, tranne i suoi attacchi a Graham nel 1845, quando era ancora a Edimburgo, l'attività di Cowen a favore del Risorgimento non cominciò prima del 1850-51.
Ma ben presto questa attività si ampliò. La casa di Gowen a Blaydon divenne il rifugio di esuli europei come Blanc, Lekawski, Kossuth, Orsini e Saffi. Fu questa la scuola, con Mazzini sommo sacerdote, che accentuò le inclinazioni democratiche di Mr. Cowen.2) Cominciò così a rendere importanti servigi alla causa.
Intorno al 1850 Cowen andò a trovare Mazzini a Londra per informarlo di avere una via sicura per inviare materiale clandestino in Italia.8) Mazzini accettò l'offerta e la trafila che egli e gli altri esuli cominciarono da allora a usare è cosa nota: la casa di Blaydon divenne una base dalla quale la loro propaganda poteva essere spedita chiusa in storte o in altri prodotti di terracotta inviati dalla ditta Cowen ai maggiori porti e città d'Europa. Quando il governo scopri che Cowen era implicato nell'affare fu negato, per un errore di identità, il passaporto al padre e i paesi del continente furono chiusi per il figlio.4) I mezzi usati per questi invìi erano riusciti a frustrare a lungo il più vigilante servizio di spionaggio delle potenze dispotiche s) specie perchè Cowen usava incontrarsi con gli esuli a Newark o a York o in qualsiasi altro posto tranne che a Newcastle. Mazzini, per esempio, non andò mai più a nord di Doncaster.6) Molto più. tardi la figlia trovò delle lettere di democratici polacchi per scrivere le quali erano stati usati inchiostri chimici; può darsi che la tecnica per occultare la propaganda degli esuli abbia compreso anche procedimenti del genere. Ma come esattamente essa avveniva non si è mai saputo perché [Cowen] parlava poco di quel che faceva e si doveva usare la massima segretezza .7)
Cowen evidentemente non circondò con questa stessa-segretezza la sua attività per portare i problemi italiani all'attenzione del pubblico britannico, in particolare di quello di Newcastle e dell'Inghilterra del nord.
U Rispettivamente, CG.A. 9, 8, 13, 10,12.
2) E. R. JONES, op. àt, p. 20.
3) JANE COWEN, op. eh,, cap. VI, p. 3. *) E. R. JONES, op. di., p. 17.
5) J. M. DAVIDSON, Emimni radicah in Parliamcnt, London, 1879, p. 43. *) JANE COWEN, op. cit., cap. VI, p. 6. ') 1W, cap. VI, p. 8.