Rassegna storica del Risorgimento

COWEN JOSEPH
anno <1964>   pagina <15>
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Joseph Cowen e il Risorgimento 15
mitato abbia discusso il problema italiano come tale. Lo stesso Cowen lo trascurò nonostante siano stati trovati nelle sue carte alcuni documenti, come una lunga lettera di un Viaggiatore in Italia , ritagliata dal Times nel 1854 e un opuscolo in difesa di Kossuth e Mazzini del 1855, l) che pro­vano come egli non avesse dimenticato il problema italiano.
H 6uo interesse ebbe un breve risveglio dopo la guerra di Crimea come mostrano altri documenti. Vi è una traduzione della lettera di Mazzini a Manin del 2 luglio 1856, pubblicata come circolare da Holyoake; vi è la traduzione fatta da Jessie Meriton White della lettera sull'assassinio di Ciceruaccbio scritta da Garibaldi nell'agosto e stampata come programma e, cosa forse più significativa, vi è, ritagliata dal Times alla fine di agosto, ima seconda lettera di un Viaggitore in Italia , disseminata a margine di commenti di Cowen.2) Ma nel settembre egli si era impegnato in un altro tentativo più importante.
In quel momento due appelli all'aiuto britannico, connessi, ma di­stinti, lanciati da due gruppi genovesi e da Mazzini,9) avevano creato una certa confusione.4) Stansfeld, Ashurst, Cowen e altri cinque membri della vecchia Società degli amici d'Italia risposero a una lettera firmata da più di 100 Genovesi col fondare un Emancipadon of Italy Fund Committee,5) che riuscì subito a coordinare tutti gli appelli e quasi tutte le offerte. Ben­ché ad Edimburgo un sottocomitato avesse raggiunto i 22 membri, non sembra che il Comitato principale abbia superato i 19 (tra i quali erano William Shaen e P. A. Taylor) e Cowen era uno dei tre che non vivevano a Londra.6) Questo comitato diresse nel dopo guerra tutte quelle attività che di solito si attribuiscono alla Società degli amici d'Italia. Somigliava, negli scopi, nelle caratteristiche e negli uomini che lo formavano alla vec­chia Società, ma si trattava di una nuova organizzazione, più piccola e probabilmente più efficiente.
Cowen cominciò subito a far propaganda al Comitato nel distretto di Newcastle e indisse una riunione, per il 22 settembre, degli Amici della li­bertà europea. I tredici membri presenti decisero unanimemente di indire, per il 29 del mese, un comizio pubblico per spiegare gli scopi della nuova iniziativa e incaricarono Cowen e altri due membri di organizzarlo.7) Cowen inviò una circolare a molti residenti locali sollecitandoli ad intervenire al
t) Times, 28 settembre 1854; J. A. LANGFORD, Kostuth, Mastini and the conferences, 1855 (COA. 445). ) CA. 460-2.
3) CC.A. 464-5, 469.
4) V. p. e. Erth 28 settembre 1856.
s) Circolate, 11 settembre 1856 (CC.A. 464).
*) Uste di sottoscrizione, settembre-ottobre 1856 (CC.A. 476-7).
T) JOSEPH COWEN, agenda ma. del Comitato, 1854-56 (CC.A. 247).