Rassegna storica del Risorgimento

1848 ; PEPE GUGLIELMO ; STATELLA GIOVANNI ; GUERRA 1848-1849
anno <1919>   pagina <169>
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xiigUélmo Pepe e il ritorno delle truppe napoletane, ecc. 16
mani, e pure non esitanza, non scoramento, non indecisione, avendo la soldatesca somma fidanza nei proprii capi, che non avean dato motivo poter dubitare della loro devozione al Re (D. G.) ch'era nel cuore di tutti; quindi la disciplina sempre nella sua integrità.
La regolarità delle lunghe marce ed il buon ordine negli accan­tonamenti e bivacchi ne fu il felice risultamento. Ed in onor del vero se tutti i corpi hanno in ciò ben meritato, debbo manifestare che 1*11 di linea non è stato a nessuno secondo.
Mi dichiaro obbligato a tutti i comandanti dei corpi per la coo­perazione prestatami, ed al brigadiere I). Marcantonio Colonna solen­nemente retribuisco ciò che gli debbo e che gli deve la i divisione e la cavalleria per la parte efficace che ha avuto nella bisogna.
Il colonnello ordinatore D. Claudio Tolve occupa un distinto po­sto tra coloro, che hanno servito con solerzia, capacità ed attacca­mento ai proprii doveri. Saputo appena la riunione della truppa a Cento, non tardò a recarvisi, e, prima di lasciar Bologna, operazione di non facile riuscita, nulla trascurò, sebbene infruttuosamente, per ricuperare la cassa militare dal cessato Comandante in capo rimasta in consegna a quelle autorità. J Spetterà allo stesso colonnello ordi­natore esternare del corpo amministrativo chi si è distinto, dappoi­ché da esso diretto ha servito perfettamente bene.
Crederei commettere un'ingiustizia passando in silenzio gli utili servizii renduti dagl'impiegati sanitarh' ed amministrativi della 2 am­bulanza. Essi, non militari effettivi- pure hanno tutto sopportato con ammirabile rassegnazione, e sono stati incessantemente dediti ai loro doveri, n prof. D. Giacomo Leonessa e D. Giuseppe Savino meritano non essere dimenticati pei servizii che la dimostrata loro capacità e filantropia li pone al caso di rendere.
Degli ufficiali dello S. M. dell'Esercito non ho che a lodarmi im­mensamente di tutti.
Pel tenente colonnello D. Carlo Picenna, capo dello S. M. dello Esercito di spedizione, che, dopo subite le più dure prove a Ferrara,
1 Corse voce e venne stampato che il Pepe, nel passate il Po, portasse seco la cassa militare. Ciò non e vero, come risulta dalla testimonianza del Klein, ed ammise anche il BB*SIVO (I, 379). Forse la diceria ebbe origine dal latto ohe il generale percepì 3700 ducati delle sue spettanze anche dopo il passaggio oltre il Po e la Bua destituzione. Segui per questo un lungo carteggio tra il Ministero-delle Finanze e quello della Guerra: finalmente il 31 maggio 1853 il Re ordinò che la partita venisse regolarizzata, iscrivendola fra gli esiti della spedizione. L'in­cartamento, in cui esiste la decisione sovrana, è segnato col n. 3290 e si trova nel fascio 3634 (Archivio militare di Pizzo Falcone, Divisione provvisoria).