Rassegna storica del Risorgimento

DEMOCRATICI REGNO DELLE DUE SICILIE 1830-1860; REGNO DELLE DUE
anno <1964>   pagina <45>
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/ democratici e l'iniziativa meridionale
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Si ebbe dunque in Italia, giova concludere, all'indomani del 1848, un germe di partito fortemente influenzato dal problema sociale. Esso non si può definire certo socialista in quanto manca dell'attributo classista. II Della Peruta accetta, infatti, l'impostazione data da Gastone Manacorda al problema delle origini del movimento operaio italiano clic nasce effettivamente quando sor­gono le prime organizzazioni difensive del lavoro, formate solo di lavoratori e non più corporative: le società operaie. lutai senso la storia del partito socia­lista deve prendere le mosse dalla storia del movimento operaio . H che non significava che il Manacorda negasse la preistoria del socialismo italiano. H fatto stesso di avere posto ben addietro nel tempo il termine a quo del movimento operaio italiano, facendolo coincidere, d'accordo con Nello Rosselli, con le so­cietà operaie piemontesi preunitarie, ne è la prova: e lo prova altresì il fatto non meno importante di aver dato il Manacorda diritto di cittadinanza nel movimento operaio alle società mazziniane, delle quali pur rileva limiti e carenze; il che equivaleva alla rottura di una tradizione di intransigenza nei confronti del mazzinianesimo, alla quale lo stesso Gramsci non si era sottratto; fatto que­sto particolarmente significativo, trattandosi di uno studioso marxista politi­camente legato, in maniera organica al movimento operaio italiano. E quanto agli ideologi ed agli utopisti della fine del '700 e del primo Ottocento, il Mana­corda non ne sottovalutava l'importanza, limitandosi giustamente a criticare l'esagerata tendenza di alcuni storici a ricercare ascendenze socialiste in epoche e personaggi che nulla avevano a spartire col socialismo. E bene insistere e sottolineare che il Manacorda à proponeva di ricercare e studiare le prime forme di socialismo organizzato in Italia, dalle quali, non ancora socialiste, sarebbe poi nato il futuro partito socialista della classe operaia. La storia di questi elementi egli dice e del loro collegarsi e fondersi è la storia stessa della genesi del Partito socialista, e perciò in questa direzione deve muoversi la ri­cerca che voglia chiarire le origini dell'organizzazione politica del proletariato: le troveremo umili e molto diverse del risultato che ne derivò. Ma quale sorgente alpina somiglia al fiume che scorre in pianura? L'importante è che, ricostruiti i momenti dello svolgimento, il nesso che lega gli inizi alla maturità del movi­mento, appaia dalla realtà delle cose e non sia un artifizio dello storico . Esatto. Ma anche queste prime forme organizzate del movimento operaio dovettero, a lor Volta, essere preparate da qualcosa; non potevano nascere improvvisamente, ma dovevano sgorgare da un movimento di opinione, al quale cominciavano ad essere recettivi gli strati più umili della società che ad un dato momento avreb­bero reagito automaticamente con le primitive e rudimentali organizzazioni da cui il Manacorda prende le mosse. E tale movimento di opinione in Italia è costituito proprio dall'ala sinistra democratica che recepisce, attraverso un Ferrari, il pensiero sociale francese e lo travasa nella realtà italiana e che co­mincia a dare corpo politico anche se ancora non organizzativo, a quelle uto­pie degli ideologici giacobini, ben a ragione difese dal Cantimori. Del resto lo stesso Manacorda, già nel 1953 respìngeva l'interpretazione meccanicìstica di un movimento socialista condizionato unicamente alla struttura economica. Fissata nella rivoluzione industriale l'origine del socialismo moderno, egli con­tinuava nei seguenti termini che è il caso di riportare integralmente: Quando sì dice, infatti, rivoluzione industriale o origini della grande industria, è evidente ohe questi termini hanno una diversa determinazione cronologica in Inghilterra e in Russia; gli ultimi decenni del sec. XVIII per l'ima, gli ultimi