Rassegna storica del Risorgimento

DEMOCRATICI REGNO DELLE DUE SICILIE 1830-1860; REGNO DELLE DUE
anno <1964>   pagina <66>
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66 S. Massimo Ganci
Cosa era dunque Pisaeaue? Non era certo un proudhoniano, uè uà socia­lista moderno; non aveva conosciuto Marx e, se lo aveva incontrato a Londra, non ne aveva affatto compreso la dottrina rivoluzionaria, anche se, per genesi spontanea, era arrivato a qualcuna delle formulazioni marxiste (ad esempio la teoria del plusvalore). Non si può dire, però, che la dottrina pisacaniana fosse unilateralmente settecentesca e antiraazziniana l) e che il Pisacane fosse un superato che non avesse anticipato in nulla le future istanze socialiste. In realtà l'istanza socialista c'era in Pisaeaue, quale poteva esserlo in rapporto alla genesi ideologica ed al carattere romantico di lui. Pisacane, cioè, non è un semi­socialista come Proudhon. che dal socialismo piccolo borghese passa addirittura a considerare forme politiche di appoggio a Napoleone III. Pisacane è un socialista libertario, conseguente integrale. I suoi principi sociali non lo chiu­dono in un gabinetto di studio tra libri ed opuscoli così come accadrà la Macchi o al Ferrari non lo distraggono dalla lotta dell'azione. La freschezza
*) Il rapporto ideologico Mazzùù-Pisacane è visto quale rapporto di derivazione-opposizione e schematizzato in una vera e propria tavola delle differenze. Ecco lo schema del Berti:
Mazzini Pisacane
1. La sovranità: risiede in Dio; in un Dio che non è il Dio cristiano né qualsiasi altro Dio, ma che è stato da Mazzini ipoteticizzato affinchè possa rivelarsi sulla terra,
2. attraverso la legge di progresso.
3. Unico interprete della legge di prò grcsso è il popolo, ma duci la virtù e il genio : è il genio, perciò che sta­bilisce in che cosa la legge di progresso consista e come essa si concreti sulla terra.
4. La legge di progresso si concreta in un nuovo sistema sociale che ha corno insegna Dio e popolo, libertà e asso­ciazione .
5. Questo sistema, per Mazzini, non e né socialistico, né capitalistico: ha come propria base il lavoro e l'associazione dal lavoro e del capitale in un coope­rativismo di produttori e di piccoli proprietari, punto di partenza verso una società di liberi e d'uguali pro­gressivamente perfettibile.
1. La sovranità: risiede nella Natura;
2. e si manifesta nell'ordine sociale attra­verso le eterne leggi di natura,
3. che il genio fissa in un patto sociale, che il popolo approva pur non posse­dendo nei suoi confronti nò potere co­stituente, ne potere legislativo, non potendo, quindi, modificare il patto ma solo accettarlo o respingerlo, né potendo, nelle sue assemblee, proporne uno nuovo.
4. Le leggi di natura si concretano in un nnovo sistema sociale che ha come insegna Libertà e associazione .
5. Questo sistema è socialistico e viene realizzato attraverso una rivoluzione popolare che espropria le ricchezze e i mezzi di produzione e fonda una so­cietà nnova che 6 una associazione co­munista libertaria fondata sulla socia­lizzazione di quelle ricchezze e di quei mezzi.
Cfr. GIUSEPPE BEOTI, op. eiì., pp. 467-68.