Rassegna storica del Risorgimento

SANTAROSA, SANTORRE DE ROSSI DI
anno <1919>   pagina <175>
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Za giovinezza di Scmtorre di Santarosa 175
tare con gli ufficiali e nobili, alfieriano coi letterati e i pensatori, maggiore di tutti, letterato e militare, Santorre di Santarosa, sia scri­vendo che Giuseppe Mazzini e Vincenzo Gioberti provenienti per la trafila del 1821 e per l'intermezzo di Santorre Santarosa, dalia tradi­zione dell'Alfieri, accennano ambedue recisamente al distacco e. al rifiuto di ogni iniziativa straniera.
Nessun elogio migliore e più conveniente al Santarosa che eon--sfògàrlo comeintermezzo tra l'Alfieri e Mazzini con Gioberti; ll- tarosa difetti attinse dall'Alfieri, uno dei suoi padri spirituali, quel­l'istinto di ribellione contro ogni tirannia e contro qualsiasi egemo­nia straniera da rivelare poi, nella rivoluzione del ;M, come scrisse il Carducci, un raro tipo di anima perfettamente italiana: cogli scritti,, riallacciandosi alle tradizioni nazionaliste del Vico, del Lo Monaco e di altri, precorse, il Gioberti nell'affermare il primato d'Italia, ma precorse pure colla penna e colla spada il motto mazziniano, pen­siero ed azione, fusi f lai in -mirabile equin JlilaMi quando non potè trattare la spada, studiò, meditò e sospirò sulle condizioni e sui destini del suo paese scrivendo con tanto fuoco da poteremo! con tutta sicurezza affermare che se la febbre dell'azione non lo avesse travolto durante il turbine del suo esilio amarissimo; e non lo avesse consumato anzi tempo, non solo del suo ingegno e delie sue doti non comuni di scrittore avrebbe lasciato traecie più fosfore­scenti ma con quella che egli chiamava cospirazione letteraria avrebbe seminato germi fecondi nella pubblica opinione anticipando forse di qualche lustro' la .'benefica influenza dell'apostolato, mazziniano e gi-bertiano.
Di lui è nota per le stampe un' opera sola 'eie; sja sé basterebbe a dargli fama, quella sulla rivoluzione piemontese del 1821 : ma essa fu scritta in francese e la sua importanza storica ne supera il valore letterario.
Ma ben altro scrisse che gli deve assegnare nella storia del la let­teratura politica e romantica del suo tempo, il posto che gli compete.;. alludo specialmente a due lavori di lui ancora inediti : a quello inr tolato Belle speranze degU Italiani che vede qui la sua prima luce e a quel primo tentativo di romanzo storico, precedente quello man­zoniano, le Lettere studiane del secolo XIII di cui sarà data presto notizia da Vittorio Gian.
Come il lavoro Delle speranze degli Italiani sia stato scovato è detto in poche parole.
Frugando tempo fa tra gli autografi giobertiani della Biblioteca Civica di Torino, la mia attenzione fu vivamente mcMamata da un manoscritto di una quarantina di pagina/tutta di pugno del Gioberti,.