Rassegna storica del Risorgimento

AZEGLIO TAPPARELLI D' (FAMIGLIA); BIBLIOTECA CIVICA DI SAVIGLIA
anno <1964>   pagina <90>
immagine non disponibile

90
Narciso Nada
dar mescolate con quelle di altri fondi. Sarebbe quindi impossibile oggi rendersi esattamente conto della loro consistenza e del loro carattere (poiché una parte di esse, come vedremo, non reca alcuna indicazione dei primitivi possessori e poiché con tutta probabilità non venne redatto alcun atto ufficiale né alcun elenco al momento della donazione) *' se non ci soccorresse un vecchio inventario generale del febbraio 1893. Si tratta di un inventario in cui tutte le opere della Biblioteca sono descritte in ordine alfabetico. Ma vicino ad ognuna è posta ima sigla indicante il fondo di provenienza. E quindi facile, con un po' di pazienza, estrapolare dalle sue pagine l'elenco dei volumi provenienti da casa Azeglio.
L'insieme di questo fondo, oltre che costituire tutt'oggi grazie al riordi­namento ed alla schedatura in corso dovuti alle sollecite e costanti cure del prof. Antonino Olmo 2) un prezioso strumento di consultazione per gli stu­diosi locali, merita di essere illustrato poiché le opere in esso conservate ci rive­lano quali erano i libri preferiti dagli antichi possessori, quali i testi su cui si baso la loro formazione culturale, quali le fonti a cui attinsero nella prepara­zione dei loro scritti.
Questi volumi potrebbero essere suddivisi in tre gruppi distinti. Il più antico è costituito dai libri che già erano appartenuti al nonno di Roberto, di Prospero e di Massimo, il conte Carlo Roberto (o semplicemente Roberto) di Lagnasco, che fu il primo dei Tapparelli a portare il titolo marchionale di Azeglio lascia­togli dalla madre, ultima discendente dalla famiglia aleramica dei Ponzone d'Azeglio.
Questo personaggio è praticamente sconosciuto. IH lui tacciono i libri di storia sul Piemonte della seconda metà del Settecento, mentre i calendari di corte ci dicono semplicemente che egli ricopriva la carica di Grand- Venmr sotto il regno di Vittorio Amedeo III, il che ci potrebbe far supporre che fosse persona di scarsa levatura culturale e politica.
I documenti di quel periodo conservati nell'archivio di famiglia (ora a Sai uzzo presso l'Opera Pia Tapparelli d'Azeglio, archivio purtroppo assai lacunoso per quanto riguarda i personaggi di cui qui si tratta, ma comunque non privo di carte di notevole interesse) rivelano invece in lui un personaggio di spiccata men­talità boginiana.*) Del resto, il fatto che egli diede in sposa la figlia, Enrichetta,
3) Tale elenco non e stato rinvenuto nò nell'Archivio comunale di Savigliano, né fra le vecchie carte della Biblioteca, né nell'Archivio dell'Opera Pia Tapparelli d'Azeglio di Savigliano. Qui, fra le carte del marchese Emanuele, in una cartella contenente docu­menti ufficiali di vario carattere, ai trova anche un fascicolo dal titolo Donazione alla città di Savigliano di 26 casse contenenti 800 miriagrammi di volami costituenti la biblio­teca di casa Tapparelli . In esBo però e collocato soltanto un esemplare de II Saviglianeso del 22 dicembre 1876 annunziente l'avvenuta donazione tramite il canonico Turletti.
*) E per me un gradito dovere cogliere questa occasione per esprimere al prof. Antonino Olmo,preside del Liceo Arimondi e conservatore della Biblioteca Civica di Savigliano, l'etpreBsione della più viva gratitudine per il suo costante interessa­mento, per l'aiuto e le facilitazioni concessimi durante lo svolgimento delle mie ricerche.
*) Fra questi manoscritti ci pare meriti particolare rilievo una Dcscription do VÉtat de la Sardaigne tei qit'il est actueUemertt, 1781 (cartella 288), che offre un quadro vasto e perspicace dello situazione esistente nello stato sabaudo con una serio di acuti consigli per l'attuazione delle necessarie riformo. Altro interessante materiale si trova nella cartella 289 sotto il titolo Melange politiquee et historiquee 1700-1800 ed altro ancora nella cartella 290