Rassegna storica del Risorgimento

AZEGLIO TAPPARELLI D' (FAMIGLIA); BIBLIOTECA CIVICA DI SAVIGLIA
anno <1964>   pagina <93>
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11 fondo Tapparella d'Azeglio della Biblioteca Civica di Savigliano 93
sier, Prudhoniine ecc.) o più specificamente cattolici (Birotteau, Butler, Feller, Frayssiuous, La Luzerne ecc.).
Per (pianto riguarda poi i problemi politici, la presenza di alcune opere di Donaudi delle Mailere e di Melchiorre Gioia et offre Pestro per ricordare che, nonostante la sua posizione di tenace difensore del trono e dell'altare, egli non tralignò dalla tradizione boginiana ereditata dal padre, come ci dimostrano del resto taluni suoi scritti editi e inediti, che meriterebbero anch'essi di essere meglio esaminati.1)
Oltre i libri di Cesare d'Azeglio ci pare opportuno segnalare qui un registro di Libri, imprestati che abbiamo rinvenuto fra i vecchi registri della Biblio­teca Civica di Savigliano. Esso va dal luglio 1814 all'ottobre 1827 ed è sicura­mente proveniente da casa Azeglio. Infatti Roberto, la moglie Costanza, il fra­tello Enrico vi compaiono di frequente, e soltanto col nome proprio, mentre invece le altre persone vi figurano col loro cognome. Inoltre vi si trovano ad un certo punto alcune righe autografe di Roberto di epoca successiva, e precisa­mente del 20 giugno 1832, in cui sono indicati i libri che egli e sua moglie prelevarono in quel giorno al momento di recarsi in campagna.
Dopo le prime due pagine bianche, in questo registro se ne trovano altre dieci in cui sono elencati i prestiti praticati da Cesare fra il '14 e il '27, mentre nelle successive sono indicati i prestiti della Biblioteca Civica di Savigliano nei suoi primi anni di attività, dopo il 1880.
In questo elenco troviamo, come lettori di opere di letteratura, storia, viaggi, oltre a Roberto, Costanza ed Enrico, anche Cesare Balbo, Cesare Saluzzo, Diodata Saluzzo, Giovanni Plana, il padre Manera, il conte Vallesa ex ministro di Vittorio Emanuele I. Riteniamo inoltre che questo elenco possa riuscire particolarmente interessante per chi si occupi della storia della famosa Ami­cizia cattolica . Sappiamo che casa Azeglio era il centro delle riunioni degli Amici e sappiamo che compito particolare dell'Amicizia era quello di diffondere le buone letture non solo fra i soci, ma anche fra i loro conoscenti.2) L'elenco dei prestiti concessi da Cesare d'Azeglio ci permette quindi di conoscere meglio l'ambiente dell' Amicizia e i nomi delle persone che attorno ad essa gravitavano. Non è qui il caso di dilungarci troppo ad analizzare questo docu­mento. Ricordiamo soltanto, fra i nomi che vi compaiono, oltre a quelli di Brunone Laute ri, che fungeva da direttore spirituale dell' Amicizia , e degli amici Luigi Provana di Collcgno e Rodolfo de Maistre, i nomi di altre persone che erano tutte più o meno legate da vincoli di parentela con i membri dell' Amicizia : il marchese, il cavaliere, l'abate Morozzo della Rocca, il marchese e la marchesa di Romagnano, il conte e la contessa Migliorctti, le contesse d'Agitano, d'Angcnnos, di Brichcrasio, Dattili, di Favria, Teresa Grimaldi negli Incisa, Valperga, della Voi vera, i conti di Sartirana, Giriodi, di Rinco, della Trinità, di Virieux, i cavalieri Luigi Doria, di Gcrmuguauo, Tadino, Pallavicini, gli abati Bia monti, Bianzè, Bossi, Bruna ti, Rossi, Ser-ravallc, Tonso, ed altri personaggi ancora. Fra i libri, che godevano il particolare
i) Anche a proposito di questi documenti rimandiamo ad un nostro saggio di prossima pubblicazione.
2) Cfr. in proposito (par limitarci a citare l'opera più recente sull'argomento), C. BONA, Le Amicizie . Società tegreu t rinatala rtligiosa (1770-1830)i Torino, 1962, spec. pp. 319 egg.