Rassegna storica del Risorgimento
AZEGLIO TAPPARELLI D' (FAMIGLIA); BIBLIOTECA CIVICA DI SAVIGLIA
anno
<
1964
>
pagina
<
94
>
94
Narciso Nada
favore di quella cerchia di lettori segnaliamo il Genie du Christianisme di Chateaubriand, l'Essai sur IHndiJférence di Lamennais, il romanzo anonimo (ma del Lourdoucix) Les séduction pnlltiqn.es la cai trama era intessuta sulle vicende piemontesi del 1821 , e le Lettres édijìantes et curièuses écrites des missions ètran-gères (nella edizione del 178083 a cura dell'abate Querneuf). L'assidua lettura dì quest'ultima opera era senza dubbio dovuta all'interessamento per le missioni che andò manifestandosi vivissimo ira gli amidi cattolici particolarmente dal 1822 in poi. *) A questa ragione deve sicuramente essere attribuita anche la fortuna incontrata fra loro dalle opere di Mungo Park sui suoi viaggi in Africa.
Le restanti opere del fondo azegliano, mancanti di ogni indicazione del primitivo proprietario, possono senz'altro essere attribuite a Roberto d'Azeglio.
Notiamo che anch'egli continua la tradizione avita acquistando, aia pure in misura minore, testi classici, narrazioni di viaggi e opere storiche (numerose in particolare quelle degli scrittori piemontesi dell'epoca). Molto abbondanti sono pure (com'è comprensibile in chi si appassionò per tutta la vita a problemi artistici e fu direttore per molti anni della Reale Galleria di Torino) i libri di storia dell'arte o riguardanti problemi tecnici, teorici, estetici aventi attinenza con le belle arti e soprattutto con la pittura.
Ma i libri che maggiormente definiscono la sua personalità sono quelli riguardanti problemi religiosi (Lacordaire, Lamennais della seconda maniera e il suo seguace Gerbert, Montalembert, Mochler e Wiseman, entrambi in traduzione francese, ecc.), problemi filosofici (fra i quali occupano un posto di primissimo piano gli scritti di Cousin e di altri autori minori a lui vicini come Buffier, Gerard, Lanrentie, Portalis), 2> quelli sulla scuola e sul problema dell'educazione infantile (che ci dimostrano il vivo interesse con cui il loro possessore seguiva i dibattiti allora in corso sull'argomento in Italia e soprattutto in Francia),8) quelli riguardanti il problema della emancipazione degli ebrei e dei valdesi e i rapporti fra Stato e Chiesa (questioni anche queste, com'è noto, alla cui discussione egli prese una parte molto attiva).
Ricordiamo inoltre un gruppetto di opere sull'età napoleonica (in particolare sugli ultimi anni di quell'epoca) e sugli avvenimenti del 182021: seguo
l) loto*., pp. 406 sgg. Sull'attività dell'* Amicizia in favore delle missioni il Bona Età ora preparando una nuova monografia.
*) Possiamo cogliere qui un nuovo spunto circa quell'influsso del Cousin sulla formazione del movimento moderato italiano, che è stato bene illustrato da S. MASTEL-LONE, Victor Cousin e il Risorgimento italiano, Firenze, 1955.
Tra i filosofi italiani troviamo ben rappresentato solo il Rosmini. Esiste anche II rinnovamento della filosofia in Italia di T. Marmarli della Rovere (Milano, 1836). Del Gioberti troviamo soltanto Della riforma cattolica (Torino, 1856) altre ad un opuscolo politico del 1848 (/ due programmi del ministero Sostegno).
9) Oltre all'Aperti notiamo, por limitarci a qualche esempio, i seguenti autori: A. BAMBiEn et CIIENKT, Manuel de morale pratique et retigìeuse à Vusage des écoles pri-maires, nouv. ed., Paris, 1842; Tli.-H. BAHHAU, De Védueation morale do lajaunesse oli aldo des (cole.: normales primaires. Pam, 1840; L, H ATTI-XLK, Sallcs d'osile pour l'vnfanca. Premito logon, Parifl, 1836 (e poi ancora I testi di Codini, Dubois-Bergeron, Dumont, Gaultier, Girard, M.m Guissot, Rosi, Vim Nermu). Osserviamo comunque che già fra i volumi del padre e del nonno di Roberto ai ritrovano opere relativo all'istruzione dei fanciulli: indice questo di un persistente interesse, in seno olla famiglia Azeglio, per questo problema sociale eosl delicato e importante*