Rassegna storica del Risorgimento

AZEGLIO TAPPARELLI D' (FAMIGLIA); BIBLIOTECA CIVICA DI SAVIGLIA
anno <1964>   pagina <96>
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Narciso Nada
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Con questa breve esposizione non pretendiamo affatto di avere offerto un panorama esauriente del fondo librario preso in considerazione. Ma, oltre ad avere assolto il compito specifico, che è proprio della rubrica in cui questo articolo viene inserito, di indicare ai lettori della Rassegna ed agli studiosi di storia del Risorgimento un fondo librario interessante e poco noto, crediamo d'essere riusciti a mettere in rilievo come, attraverso l'esame di tale fondo, sia possibile risalire alla personalità dì coloro che ne furono gli acquirenti ed i possessori e cogliere della loro personalità i lineamenti più salienti.
L'allargamento di un simile esame ad altre raccolte e biblioteche subalpine, oltre che fornire indicazioni preziose ai ricercatori di materiale storico, potrebbe certo permettere di cogliere i tratti essenziali della preparazione culturale della classe dirigente piemontese del Sette e dell'Ottocento e di delincare nello stesso tempo con chiarezza quali erano le divergenze di gusti e di orientamenti fra gli esponenti di quella classe. E sarebbe naturalmente auspicabile che una simile ricerca si allargasse ad altri centri e ad altre regioni poiché in tal modo si potrebbe giungere ad individuare sul piano culturale quali furono i tratti comuni e quali le caratteristiche diverse e magari contrastanti fra i vari gruppi dirigenti dei singoli Stati italiani durante il periodo risorgimentale.
NARCISO NADA.
1829; C, CABTKM/Ast, Della- immediata influenza dulìa stiva sul corso della acque, Torino, 1818; G. B. ÀMEICf* Oaservosioni mieroscapiche aopra varie pianta, Modena, 1823; A. DE QCATXEPACJM, Soavnnìrs d'un naturalista; Puri, 1845; F. DE RJSBEBNIEB, Eaquisaa d'un codoitra probaitt automoUìur et perpetuali Puri, 1855; V. "Rossi, Dalla condizioni d'Italia nell'agricoltura, natta manifattura a nel commercio, Milano, 1861.
Testimonianze, del vivo amerà per la vita la campagna, che sempre nutrì Roberto d'Azeglio a che ai arni negli ultimi anni della sua esistenza, sono il volumetto di A. A. DB PorrntAternt, Pourquoi fé tetta àia campagne, Paris, 1857; o quello dell'abate L.J3..-M. BAGTIN, La bella Maison à la campagne. Consetiè spirituale, Paris, 1858.