Rassegna storica del Risorgimento
AZEGLIO TAPPARELLI D' (FAMIGLIA); BIBLIOTECA CIVICA DI SAVIGLIA
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1964
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pagina
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105
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Libri e periodici 105
II carteggio AntoneUi-SaeeorU (1858-1860), a cura di MAIHANO GABBIERE; (Fonti, 41* 42); Roma, Istituto per la storia del Risorgimento italiano, 1962, 2 voli., in 8 pp; LXIIb-643. L. 7.000.
L'importante carteggio qui pubblicato, è stato ritrovato casualmente da Mariano Gabriele nella Miscellanea di Carte Politiche Riservate, che trovasi presso l'Archivio di Stato di Roma. Si tratta di un cospicuo gruppo dì copio o di minute dei rapporti inviati, lungo il periodo luglio 1858-ottobre 1860, dal nunzio apostolico a Parigi, monsignor Carlo Sacconi, al segretario di Stato, e di un meno rilevante numero di missive originali del-rAntonelli. Non. si tratta della corrispondenza completa allora intercorsa fra il Sacconi ed il cardinal AntoneUi, in quanto risultano mancanti varie lettere e dispacci dell'una e dell'altra parte; si può ritenere, tuttavia, che tutti gli elementi più importanti del carteggio siano presenti, tonto più che sembra attendibile l'ipotesi del Gabriele, che sia stato a suo tempo lo stesso Sacconi ad ordinare le carte in questione. È ancora da rilevare che oltre alle lettere ed ai dispacci del segretario di Stato e del nunzio, la raccolta contiene pure numerosi documenti allegati, spesso di notevole interesse; talora già editi, ma non sempre facilmente reperibili. Nei due volumi si possono cosi leggere, per esempio, la nota del 17 aprile 1859 del governo francese circa le basi del proposto congresso sulla questione italiana; il proclama di Napoleone IH al popolo francese del 3 maggio 1859; l'enciclica di Pio IX ai vescovi del 18 giugno 1859 e l'allocuzione tenuta dal pontefice nel concistoro del 20 giugno; la lettera di Pio IX a Napoleone HI del 2 dicembre 1859; numerose circobari del cardinale AntoneUi al corpo diplomatico; l'enciclica di Pio IX ai vescovi del 19 gennaio 1860 e la sua allocuzione del 27 settembre dello stesso anno. Un'ampia e puntuale introduzione del curatore sintetizza la storia delle relazioni diplomatiche fra la Santa Sede e la. Francia, quale risulta dal carteggio stesso, nel periodo culminante del processo di unificazione italiana, inquadrandola altresì, laddove è più necessario, nella più vasta cornice della diplomazia europea.
Questa corrispondenza Antonelli-Sacconi conferma, nella sostanza, quanto già era noto sulla politica della Santa Sede di fronte alle vicende della guerra del 1859 e dell'unificazione italiana in generale. Naturalmente, risultano tuttavia chiarite molte questioni di dettaglio e si rivela con maggior precisione l'azione condotta in quelle circostanze dalla Santa Sede e Io stato d'animo di chi ne aveva le maggiori responsabilità. Uno stato d'animo che portava ad una sempre più accentuata intransigenza, a misura che aumentava il pessimismo sulle possibilità di una soluzione favorevole della crisi. Le varie fasi dell'evolversi della situazione internazionale, così come era vista dall'osservatorio parigino, sono seguite dal Sacconi quasi giorno per giorno, con attenzione e lucidità. La sua concreta azione diplomatica appare invece priva di fantasia e quasi ottusa, incapace di adeguarsi alle circostanze, al sempre più precipitoso corso degli eventi, e di cercare di inserirsi dinamicamente nel grande gioco internazionale, facendo leva sui punti deboli chele titubanze e le oscillazioni di Napoleone III sovente lasciavano scoperti nella politica italiana della Francia. La carta sulla quale il nunzio dimostrò di fare più affidamento fu quella della pressione esercitata e da esercitarsi con sempre maggior vigore dal clero e dall'opinione pubblica cattolica francesi sull'imperatore, e la sua opera in questa direzione fu instancabile. I risultati però non andarono mai al di là di un susseguirsi di manifestazioni di simpatia per la Santa Sede e Pio IX in particolare e di focose recriminazioni contro qualsiasi attentato alla sovranità temporale del Pontefice. I cattolici francesi non erano infatti disposti al passo decisivo, che solo avrebbe potuto avere una influenza concreta sulla diplomazia di Napoleone HI; spingersi cioè fino al punto di rischiare una rottura aperta con l'imperatore ed il suo regime pax di sostenere la causa di Roma, E così tutte le speranze nutrite dal Sacconi, ed in misura minoro dal cardinale segretario di Stato, erano in partenza votate alla delusione, e il nunzio assunse sempre piò un atteggiamento di spettatore passivo degli avvenimenti. AIBBIWO AQUAKONE