Rassegna storica del Risorgimento
GUERRAZZI FRANCESCO DOMENICO
anno
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1919
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pagina
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186
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Francesco Domenico Guerrazzi e la sna prigionia volterrana nei 1849
Documenti d'archivio
--ar.1
Pochi giorni dopo la traduzione di Enrico Valtahcoli da Montazio
dal Mastio di Volterra alle Murate di Firenze,-1 faceva Usuo ingresso in quella triste fortezza un uomo che col Montazio aveva avuto a che dire: in quella cella medesima, nella quale il saporito pennaiuolo avea durato due mesi di effervescenze e di ariosteschi propositi, finiva, inviso ai popolo e al trono, Francesco Domenico Guerrazzi. Il suo arresto, avvenuto in circostanze drammatiche, fra il tumulto e la restaurazione, inaugurava quel quadriennio di ripicchi e di perseeuzioni politiche che culmina nel gran processo di crimenlese, detto dal popolo, per ironia, del Granduca. Il risorgere dei consorti, il tramutarsi del popolo, lo scomparire dall'orizzonte politico di alcuni astri maggiori della passata democrazia, non afflissero il Guerrazzi quanto quell'incarcerazione: l'uomo si vide solo, fra il tradimento e la violenza; focoso e Byroniano, si macerò in rodimenti, accrescendola dose delle sue batoste e, mentre il Montazio era arrivato a Volterra con l'intenzione di dar da lare al Governo, alle carceri e ai carcerati, il Guerrazzi vi giungeva sdegnoso, col cuore gonfio e la testa in fiamme. Salir tante scale per fànir. poi così in basso - lo scriveva egli stesso -davvero proprio non era valsa la pena.
Della quarantena alle fiorentine Murate (12 aptile-24 maggio 1849) poco c'è nel carteggio Martini, che possa dirsi profittevole documento: tranne una filippica, ci te è subito dopo la carcerazione e sta fra la protesta e l'apologia, lettere vere e proprie non ve ne sono: e bisogna arrivare al 27 luglio per trovare la prima corrispondenza dal Mastio.
1 Ofc. E. GAMBRRA, Lettere e documenti della prigionia di Enrico Montazio al Mastio di Volterra (1849) In "Rivisto d'Italia > ; Anno XX, fase. IL