Rassegna storica del Risorgimento
GUERRAZZI FRANCESCO DOMENICO
anno
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1919
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pagina
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195
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2?. D. Guerrazzi e la sua prigionia volterrana nel 1849 1
veduto io medesimo ebe quando scorge a una certa distanza anche il carceriere, volta subito indietro e cerca da sé di scansare l'occasione di dover salutare. rchè si contenga così, credo non vi sia nulla di male,* se oltrepassasse questo limite, bisognerà con buon garbo dirgli qualcosa. Farò dunque qualche maggiore esperimento profittando del Sergente Bertocchi per tranquillizzarmi di certi discorsi niente belli che ha fatto al Bertocchi stesso, dai quali in sostanza nascerebbe il timore che la di lui irrequietezza di spirito potesse portarlo a fare qualche corbelleria. Speziamo che non vi sia da metterai in pena con ciò, ma con un Uomo dì quella fatta tutto dà a pensare e non poco. Interessa per questa ragione anche maggiormente che egli si divaghi, il più possibile e compatibilmente col suo stato di Detenuto.
li 13 giugno 1849.
v LEONOBI CECINA.
Afii Così le gite, per quanto brevi, e l'aria, benché malsana, dovettero
aumentare sensibilmente l'appetito del prigioniero. Il Gallai chiese
un franco di più e il Sottoprefetto ratificò il fatto compiuto, facendo
comprendere che per l'avvenire il Guerrazzi, se volesse mangiare, sé
lo pagasse* '
Ma c'era anche lo spirito da nutrire. Tra i .libri che il Guerrazzi
teneva presso di sé, ce n'erano di quelli non suoi. E il Governo
glieli richiedeva:
MINISERO DELL' HOTRJiro
Al Sig. Sottoprefetto di Volterra,
Allorché 1 avfOjD. Guerrazzi era detenuto nel Forte di S. Giorgio, in questa città, gli furono passati diversi libri che aveva desiderato di leggere. Poco prima del suo passaggio ad altro luogo di custodia furono quelli restituiti, tranne la Bibbia, i quattro classici e i Viaggi del Marmocchi dai olume 5 al 12 inclusive,
i lettera del 19 giugno. La richiesto era di nn filo di pone, aumentato da nna bottiglia ad nn fiasco la dose del vino, e qualche altra cosa, vale a dire interpolamento dei proscintto, salame, formaggio, acciughe, siccome mi consto pure dalle informazioni che ho potuto acquistare dal Sergente di vigilanza *. Per ciò il Gallai richiedeva una lira al giorno di più del Benvenuto, per vitto, e servìzio di consegna al Forte. Il Direttore, però, consigliava di aumentare di quattro crazie U giorno per il pane e il vino in più e servirsi per il viaggio di una guardia.