Rassegna storica del Risorgimento

GUERRAZZI FRANCESCO DOMENICO
anno <1919>   pagina <197>
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m D. Guerrazzi e la sua prigionia volterrana nel 1849 107
Rispose il Giannini che era roba per il suo Sergente maggiore. Si lini ad esso il forestiero e l'accompagnò verzo la fortezza, interro­gandolo per la strada sul dove andava a passeggiare e se era vero che passeggiasse anche sul piazzale grande deìf Forte. Il Giannini, abilissimo del mestiere, disse che non sapeva nulla di tutte queste cose e si liberò del curioso in modo da non fargli più sapere la più piccola cosa. Dai connotati che ha dato il Giannini sembrerebbe poter sospettare che fosse quel tale che Domenica vide il Sotto Diret­tore in compagnia del Doti. Mangini. Ho voluto accennarle questo fatto che; forse, potrebbe essere di qualche importanza.
Per garantirmi sempre più dal pericolo (pur troppo probabile) di veder poco riflettale le consegne che ha il militare in rapporto a coloro che entrano al Forte, ho ordinato un Caporale delle mie guardie che stia di piantone giornalmente alla porta principale di ingresso allo stabilimento, con ingiunzione che a chiunque entri nel Forte dimandi con buona maniera chi cerea è lo conduca alle stanze d'ufficio degli impiegati, ove, occorrendo, sarà invitato a portarvisi la persona della quale egli facesse ricerea e eiò per impedire alle persone non addette al Forte il giro del piazzale. Non so se mi sarò spiegato, ma è un destino ohe qui non si riesca a fare una cosa con quiete.
26 giugno 1849.
LEONORI CECINA.
Proprio un destino! Perchè prima che il povero Aw. Manenti avesse potuto o voluto avvertirne Firenze, per l'appunto il Ministro dell' Interno gli refilava questa riservatissima autografa personale:ì
Ill.mo Sig. SoUoprefetto di Volterra,
Sono avvertito che quel Dottor Mangini che continua lo studio del GuerrftzM a Livorno, sia comparso in codesta città, e partitone quindi senza giustificare bastantemente la causa della sua venuta. Che posteriormente a luisiano pu rè state,vedute persone ignote e sospette aggirarsi per codesta città die di queste non sia stata ricercata né la provenienza né il nome.
Interessa troppo che quanto riguarda il terribile delinquente, ritenuto in codesta fortezza, non passi inosservato: quindi io mi di-
i DI questo episodio diedi notizia nel Telegrafo e nella Gazzetta Livor-nese del 18 ottobre 1918, preparandosi alonne onoranze al Guerrazzi per l'anni-versario della Bua morte.