Rassegna storica del Risorgimento

GUERRAZZI FRANCESCO DOMENICO
anno <1919>   pagina <199>
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F. D. Guerra-mi e la sua prigionia volterrana nel 1849 199
dato circa un'ora innanzi transitare dal passeggio pubblico di Via Nuova il Dott. Mangini livornese in unione ad altro signore ad esso incognito. Ricordandomi subito che il Mangini era nel numero dei perturbatori dei quali si chiedeva Parreste, chiesi se poteva sommi­nistrarmi altri lumi, raccomandai che fosse raddoppiata la vigilanza al Porte, presi i connotati personali del Dott. Mangini e chiamai su­bito il ff. di Querelante pubblico a cui rilasciai inscritto il mandato di arresto coi connotati, non senza ingiungergli di mettersi subito di concerto col Sergente dei Veliti, di visitare tutte le locande e osterie della città e di fare quanto gli incombeva per ridurre in forza il Man­gini suddetto.
Comunicai tali disposizioni al Pretore locale e sulla sera mi fu reso conto che le indagini erano state diligentemente praticate, ma non avevano portato a nessun favorevole resultato, non essendosi potuto raccogliere alcuna ulteriore notizia sulla sussistenza o insus­sistenza di quanto era stato detto.
Quantunque, dopo ciò; spontaneo nascesse il dubbio, che il Sot­to direttore, unica persona che asserì di aver veduto il Mangini, po­tesse essersi ingannato, purnonostante non omessi di, raccomandare e in quel giorno e nei successivi continuai ad accuratissima sorve­glianza. Ed è stata veramente esercitata e continua ;ad esercitarsi tuttora con tutte le persone ignote (e sono ben poche) che compaiono in questa città.
Gli albergatori sono stati repiicatamente richiamati a far subito dennnzia e a qualcuno di essi ho fatto eseguire, per mezzo dei Ve­liti, delle visite improvvise e segnatamente nella locanda Gallai la notte del 26, dopoché ebbi notizia che una guardia dello Stabilimento aveva incontrato presso la medesima nella sera precedente, circa verso le ore 10, un asserto incognito individuo, che dopo avergli doman­dato se portava la cena a quel brigante del GtiMwPi gii lece alcune domande relativamente al medesimo..
Stia pur certo, Signor Ministro, che. per quanto da me dipende, conoscendo purtroppo la grave responsabilità per un detenuto come il Guerrazzi, non trascuro eli stare di tutto informato onde poter pos­sibilmente e" coi mezzi chsiMnoa mia disposizione prevedere ogni criminoso attentato.
1 fatti sono quali Le ho esposto sopra. Sulle voci corse, sembra dunque esservi molta esagerazione e indagando donde provengono dette voci, e la eausa delle esagerazioni è dato di ritenere, che Di­rettore degli Stabilimenti Penali e tutti gli impiegati addetti ai me­desimi si adombrano altreraodo a ogni più jgjccolo incidente, non tanto per esso StestfD* quanto perchè il contegno e la indisciplina