Rassegna storica del Risorgimento

GUERRAZZI FRANCESCO DOMENICO
anno <1919>   pagina <208>
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M. Gamrva
dorata sei mesi giusti. Ma nelle carceri di Firenze, nonostante che le difficoltà si asaoprellassero, avrebbe detto il Montanelli, l'irrequie­tezza e la malinconia scomparvero quasi dalla sua faccia: sì che lo stesso Montanelli potè stupirsi, nel settembre dei '51, che V antico collega fosse cosi diaccio e cosi sereno, pur dopo ventotto mesi di prigionia.
.... lo trovai tranquillo (egli scrive)," quanto può esserlo un uomo che ha la convinzione di essere sali' orlo della galera. Me lo disse francamente;., ma ha conservato il suo solito carattere, la sua fred­dezza mista a quell'umore caustico che lo distingue : non ha cambiato in nulla : mi pareva che invece di averlo trovato alle Murate, fosse sempre in Palazzo Vecchio.
Già : forse perchè tanto nelle aule di Palazzo Vecchio, come nelle cellette delle Murate, la friabilità del professore sentimentale si era sempre modellata sull' impronta del macigno guerrazziano ;- e perciò anche in quella visita misericorde, la faccia del profugo si plasmò sulla volontaria freddezza del dittatore caduto e divenne maschera di compunzione, oltre la quale sfavillava il sarcasmo dell'intimo cuore.
EDOARDO GAMERRA.