Rassegna storica del Risorgimento

BLANC HUGUES; BUONARROTI FILIPPO MICHELE; REY JOSEPH; SOCIET? S
anno <1964>   pagina <485>
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Propaganda a rapponi di società segrete intorno al 1817 485
tuziuualf, a maggioranza giacobina del 1796, la Loggia illuminista derivata da Monaco per opera del conte Alessandro Savioli, il centro direttivo dei Raggi aventi carattere di intesa nazionale per l'indipendenza e l'unità dell'Italia. 1 > Su questo movimento nazionale avevano fatto leva le potenze interessate alla caduta di Napoleone, tra cui specialmente l'Inghilterra, con la nota azione di Lord Bentiuck, poi interrotta e sconfessata: di qui l'organizzazione della Guelfia e' il suo nome, da un grado del massoni sino scozzese. Le sue adunanze, dove si proponevano temi filosofici e politici, avvenivano nel palazzo del principe Herco-laai, e tra i suoi membri era eminente la presenza di nobili e di funzionari del passato regime.
All'Austria ì Guelfi, dei quali si aveva sentore sin dal 1814, apparivano piut­tosto evanescenti e in ogni caso non-pericolosi. Le informazioni deisuo i confidenti, Dolce e Frizzi, erano risultate poco attendibili e falso lo Statuto della Società da essi fornito.2) Cosi dei Guelfi indicati come dignitari della setta a Milano in un rapporto del Segretario di Stato pontificio, trasmesso dall'incaricato d'affari a Roma, non si era trovata alcuna traccia,3) mentre nel Lombardo Veneto si se­gnalavano invece i propagatori di una società avente per titolo Congregazione Apostolica Romana.*) Ma ben presto le delazioni di Michele Molilo, carbonaro di Fermo, e l'interrogatorio a Mantova di Costanzo Magliano, piemontese, fuggito nello Stato pontificio e reclamato dall'Austria, avrebbero persuaso il governo di Vienna che la Guelfia era diffusa in tutta l'Emilia, nelle Marche e nelle Romagnc, da dove penetrava nel Polesine. s) I suoi procedimenti erano però quelli di una società di propaganda politica, più che di preparazione a un'azione immediata. H Mallio così li rappresentava: Vogliono l'indipendenza d'Italia, che preparano con la propaganda, con l'accrescere il loro numero con lo spargere i loro prin­cipi, col far piegare a loro favore la pubblica opinione. Operano con lentezza, così che disapprovano altamente le operazioni tentate dai carbonari nello Stato pontificio .
Infatti la Guelfia aveva istituito propri consigli nelle Marche, dove era diffusa la Carboneria meridionale che la spedizione del Murat aveva importato nel Nord, cercando di tenerla a freno nella sua impazienza di insorgere; ma non potè im­pedire che in occasione della morte del Papa scoppiasse nel giugno un moto
ty V. A. ZIEGEH, Bagliori unitari e aspirazioni nazionali (1751-1797), Milano 1933; VÀCCAltnvo. I patrioti nnarchistes a Videa dell'unità italiana, Torino, 1935;<SQFRAN-covicn. L'azione rivoluzionaria risorgimentale e i movimenti nazionali in Europa prima del 1848, in Nuove questioni di Storia del Risorgimento, Milano, 1961, p. 457; PIERO PIERI, Le società segrete e i moti del 1820-21 e 1831, Milano, 1948; U. MARCELLI, Movimenti politici <i Bologna durante- Ut rivoluzione francese e l'Imparo, in Convegno di Studi sul Risorgimento a Bologna, 1960.
*) J, BATB*, La costituzione guelfa e i servisi segreti austrìaci, in Rassegna Storica del Risorgimento, L (1963), finse. ITI, pp. 842-476.
*) Atti Segreti, cari. XVJ. f. 614 e segg, V. SPADONI, Il governo pontificio e i prò* cessi dei carbonari marchigiani, in Atti e Memorie della. Deputazione di Storia Patria per te Marcii* ]''
*) V. racerttementft A. BERBAWO, Nel groviglio delle società segrete, ente, dal Bollettino Storico-Bibliografico Subalpino, LVT (1958)., fase, 111-1
5) Rapporto dal 90 agosto 1817: v J*. SPADONI, Vii poeta, cospiratore confidente, Macerata, 1902, 2* cdfa., dova aono pubblicati io Appendice t rapporti del Medilo. Sul Magliano, v. ancora BERSANO, Nel groviglio ece,, eit.
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