Rassegna storica del Risorgimento
BLANC HUGUES; BUONARROTI FILIPPO MICHELE; REY JOSEPH; SOCIET? S
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1964
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Pia Onnij Uosa
Non sappiamo se KÌ tratti dello stesso Charles (Henri), emissario francese a Monaco, dì coi abbiamo parlato. È certo, però che si tratta di quel Charles che il Buonarroti voleva mandare in Italia nel 1828, quando da Bruxelles stava ricomponendo e riformando la sua Società col nome di Mondo. L'Angeloiii, cui si rivolgeva per raccomandazioni ad amici fidati, dovette invitarlo alla prudenza, ricordandogli la sorte dell'infelice Andryane. Replicò l'in la ti cabile tessitore: Io qui non posso dirti per quali segreti motivi fosse quello sventurato Andryane colà mandato; solo posso assicurarti che non fu quella spedizione cosi imprudente come venne dipinta da gente male informata che vuol mostrarsi al fatto di quel che non sa, e che giudica dall'esito del merito delle cose; giova anche dirla, rispetto a ciò, che quel giovane non può aver detto più di quello che conteneva la relazione stampata... perchè non ne sapeva di più; anzi soavi in quella relazione cose maliziosamente aggiunte e non vere .x) Fu poi questo Charles che insieme col misterioso Jacob (verosimilmente il D'Argenson, come opina il Saitta) gli mandò a Bruxelles l'editore Charles Teste, che diventò poi l'amico più stretto del Buonarroti ed è unito a lui nella tomba del cimitero di Montmartre. '-'
La corrispondenza del Buonarroti col Teste che presto tratta col tu e con altri amici di Parigi da Bruxelles, in linguaggio coperto o cifrato, riguarda, com'è noto, il movimento settario che precedette la rivoluzione di Luglio. In quel periodo, a Grenoble, anche il Blanc era segnalato come oxtrèmement exalté. et, dit-on, adepte des sociétés secrètes en Alle magne où il a voyagé .s) Tra questi corrispondenti troviamo anche il Froussard, che aveva firmato nel 1828 una domanda dell'esule per il suo ritorno in Francia, dalla quale era ancora bandito. Il Buonarroti gli scrive confidenzialmente col tu e lo previene del suo prossimo arrivo a Parigi. Nel 1832 è ancora nominato dal Genevois a proposito di un rimborso a lui dovuto sull'eredità del Blanc, e figura poi col Buonarroti tra i difensori del processo di Lione del '33.4)
Ci pare fondata l'ipotesi che l'amicizia tra il Buonarroti e questi greuoblesi sia cominciata al tempo della sua dimora nella loro città, e che egli abbia comunicato loro la propria recente iniziativa dei Sublimi Maestri Perfetti, affiliando con altri il Blanc e il Genevois. E evidente che il Rey scrive al Blanc nel 1817 come se appartenesse a un gruppo politico anteriore alla fondazione dell' Union,
1) Lettere alFAngcloni del 25 aprile (ciac. V) e del 26 luglio 1828. Un Charles De Ladre è nominato dal De Potter tra gli intimi del Buonarroti (citazione di A. SAITTA, np. eit., voi. I, p. 149).
2) Come già .scrittói, la tomba, situata nel cimitero di Montmartre (12 division, 2 lignea n. 4 Avennc Travili, presso l'incrocio con l'Avenue Muntmorcncy), meriterebbe di essere restaurata in modo da rendere leggibili- il nome del Buonarroti. Inalterato il medaglione di David D'Angora col suo profilo scolpita in bronzo.
3) Parigi, Ardi. Nat., F/7 6776, in un foglio unito al rapporto del 19-7-27.
*) II Saitta pubblica due lettere del Froussard al Buonarroti, del 6 e del 15 luglio 1830 (op. *., voi. Il, pp. 54-5S). Le lettere, del Boy e del Genevote aitate noi presente urti-colo don no una prova di più, oltre quelle addotte dal Galante Garrone (op. citi,, pp. 90-91) che il nome di Froussard non è mi pseudonimo, come dubitava il Saitta (op. ct( voi. I, p. 74). Nella lettera del 9 febbraio 1833 il GonevoSs cita come amico immemore un Lucidai*. Questo nome settario era portato dal dr, P, Lortct di Lione, divenuto poi mazziniano (LEHMNG, op. cit., p.; 133).