Rassegna storica del Risorgimento
BLANC HUGUES; BUONARROTI FILIPPO MICHELE; REY JOSEPH; SOCIET? S
anno
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1964
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496
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Pia Orini Rosa,
roti perciò si preoccupa di difendere la l'ama di Oudct contro I'Angcloni, quando anche il Mondo (il lavoro che ha por le mani) deve appari re discendente dnWAiieljìa. ') Ma, come risulta dalle stesse lettere all'Angeloni del 26 luglio e del 24 ottobre 1828, quella fama gli era giunta solo per sentito dire, e molto indirettamente. Dopo il 1815, e ciò apparve anche alla polizia francese che lo sorvegliava a Ginevra, il Buonarroti assume il compito italiano, ma senza dipendenza da alcun Comitato direttore , anzi evitandone le interferenze. Più. sicuro è invece il contatto considerato pure dal Saitta con i pochi indizi che tuttora ne abbiamo, e ancora lontano dall'essere messo in chiara luce che il Buonarroti mantenne coi superstiti gruppi giacobini e babuvisti,2) fin dai tempi della sua detenzione al forte di Cherbourg e dal confino alle isole, indi da Sospello nel 1806, infine da Ginevra, e qui ci ricolleghiamo al nostro argomento a Grenoble, dove era sempre vivace la tradizione rivoluzionaria 3) e dove attirò in quella corrente di sinistra del mondo settario e nella sua già costituita società (uotre ancien ordrc ) i grenoblcsi che furono in seguito suoi cosi intimi amici e collaboratori. Denunce di queste intese, oltre quelle già altrove citate, abbondano nelle lettere del Du Pan e di altri informatori che mettono in connessione i moti di Lione del 1817 con quelli delle Marche come effetti intempestivi di una preparazione internazionale di cui si ritengono promotori occulti i seguaci dei sistemi miranti alla soppressione dei He e alla sovversione sociale. Il legame oramai tradizionale tra gli estremisti francesi e gli unitari italiani persiste attraverso le società dirette dal Buonarroti4) oltre il 1815. Esse sono però raggiunte dalle iniziative che partono dal gruppo di Monaco e da quelle dei vecchi Adelfo" (Angcloni, Gifflenga) che partono da Parigi, coi noti piani fondati sul principe di Carignano. Si arriva così all'alleanza del 1818, della quale forse un precedente fu il ventilato congresso di Bologna dell'agosto 1817.
La missione del Blanc in Italia si svolge quando I Union era appena nata e apertamente repubblicana. Tornato dalla Germania e radiato anche dall'albo degli avvocati, il suo fondatore Rey si trasferisce a Parigi e si accosta a quel centro liberale, forse favorendo così l'intesa coi gruppi meridionali, mentre, come vedemmo, i patti con le società tedesche nel 1820 non ebbero seguito. Abortita in quell'anno l'insurrezione a Parigi, il Bey dovette fuggire, colpito dalla condanna di morte.
Negli anni posteriori ai moti del 1820-21, quando si mette mano a ricucire il lacerato tessuto settario, si riapre il distacco tra il Buonarroti ed il centro parigino, costituitosi a capo di una Carboneria francese per suggerimento di compromessi del '20 fuggiti dall'Italia meridionale. Anche allora le avances parigine non hanno presa a Ginevra e l'Andryane, discepolo del Buonarroti, tà. ritira disgustato da un congresso tenuto a Lione, cui pur scettico lo aveva
0 Vedi il Quaderno dei grado , pubblicato da A. SAITTA, op. cit., voi. II, p. 91.
*l V. SAITTA,.op.ciì, pp. 88, 97.
3) Questi dementi democràtici avrebbero contribuita alla Filadelfia antinapolcomcn, come pure le logge buonnrrotiunc u Ginevra, La polizia francese lo riteneva complici del gcn. Morenti: v.. C. WEIU., Philippe Buonarroti* in Kevin; BUtoriqua, XXVI (1901), pp. 241-275.
*) Se la Gin.-lfin respingevi! inviti francesi, un Francese faceva parte della triade che riceveva gli emissari o i nuovi adepti al palazzo HarcolanJ.