Rassegna storica del Risorgimento
BLANC HUGUES; BUONARROTI FILIPPO MICHELE; REY JOSEPH; SOCIET? S
anno
<
1964
>
pagina
<
503
>
Propaganda e rapporti di società segrete intorno al 1817 503.
FILIPPO BUONARROTI A LUIGI ANGELOBI A Mr. Angeloni, 34 Street Leicester Square à Londres
Di Bruxelles, 25 Aprile 1828.
Carissimo Angeloni, io non mi so che termini adoperare per impetrar da te venia al mio lungo e biasimevole indugio in rispondere ai tuoi gratisgimi fogli dei 3 gennaio e 10 maggio 1827; che cosa potrei addurre per mia discolpa se nonio occupazioni, il vederci poco, e sopra ogni altra cosa una certa voglia di noni scriverti prima d'aver fatto ogni sforzo onde ben capire il tuo libro e far miei, se fosse stato possibile, i tuoi pensieri circa l'originazione della popolare sovranità.
Ad un uomo tuo pari bassi da parlare col cuore sulle labbra; perciò m'è forza dirti che per quanto io convenga teeo sulla legittimità della popolar balia nondimeno non v'è stato verso che io abbia potuto appagarmi delle ragioni da te prodotte in comprovazione di quel sacrosanto principio; forse il fiacco intendimento mio non valse a capire i tuoi ragionamenti e questo per certo tu non me lo recherai a colpa. Ma che monta che le pruove non siano le stesse se la conseguenza è la medesima? e poiché tu al par di me riconosci il popolo per nostro Comune signore ci guarderemo di mal occhio per esser giunti a tale inconcussa verità per vie differenti ? Io non credo già e tengo per fermo che anche in ciò il tuo parere non sia dal mio dissimile. Quello che più importa si è che in te come in me esiste una perenne e soda risoluzione di far quanto può da noi dipendere affinché la vera giustizia ottenga sulla terra quegli altari che furono per tanto tempo consacrati al vizio e alla tirannide.
Il motivo principale che mi induce a scriverti questa lettera è il bisogno che ho dei tuoi lumi onde sciogliere un quesito di somma importanza. Mentre io vo ripensando in mente le vicende alle quali andò e va vieppiù soggetta la misera Italia fo fra me questa domanda: sonai ora in Italia almeno due uomini che per la loro virtù, per il loro ingegno, per il loro coraggio., per i loro studi politici* per la loro modestia, per la purità dei loro costumi, per i loro sensi popolari, per la toro vita passata scevra d'avarizia e oVambizione, per la loro prudenza e costanza e per la loro fama debbano tenersi da un vero ed ardente libero uomo capaci di condurre VItalia ad un reggimento politico quale tu ed io li desideriamo, presentandosi il destro ?.
Spesso io interrogai su di ciò varie persone prudenti e di buona indole ma non mi avvenne fin qui di ricevere una risposta pienamente sodisfacente a tutte le condizioni della domanda. Tu che uscisti d'Italia un pezzo dopo di me, tu che ivi vivesti in tempi di sommosse, di mutamenti, tu che a prò della patria libertà spendesti la vita, tu per certo sei più di chicchesia in grado di darmi una ponderata soluzione e d'assicurarmi i nomi, la residenza ed i pregi, dei duo uomini sommi quali nella sudetta inchiesta vengono espressi.
Ecco dunque la finezza ch'io con questa mia richieggo alla tua amicizia ed assai più a quel poco di virtù che nutrì in seno; rifletti a lungo a tutte le parti del quesito su detto e se dopo maturissimo esame tu stimi in coscienza di poter nominarmi una o più persone dotate dello richieste qualità fallo senza troppo indugiare awegnacchè la troppa tardanza potrebbe esser d'inciampo a qualche vantaggiosa risoluzione.