Rassegna storica del Risorgimento
GIORNALI LIBERALI FRANCIA 1864-1865; GIORNALI LIBERALI GRAN BRE
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1964
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505
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IL SILLABO NEI PRIMI GIUDIZI DELLA STAMPA LIBERALE H tSm (DICEMBRE 1864)
Nel decimo anniversario (8 dicembre 1864) della definizione del domina dell'Immacolata Concezione Pio IX pubblicò l'enciclica Quanta cura e, nello stesso tempo, fece spedire ai vescovi dal segretario di Stato, Giacomo Antonella, un elenco di 80 proposizioni estratte letteralmente, salvo qualche caso, da documenti: encicliche, lettere apostoliche, discorsi, ecc., precedentemente pubblicati dal 1846 in poi. L'elenco, contenente la denunzia dei principali errori moderni, fu denominato Sillabo.
L'idea di condannare gli errori della civiltà moderna non era sorta durante il 1864 e neppure nel corso del secolo XIX. Por senza stabilire alcun legame o dipendenza storica fra i due fatti, la prima proposta, a mia conoscenza, risale al 1766,1) allorché in una riunione di prelati, forse in presenza del papa, fu esaminata la situazione della Chiesa che il gràrisdizionalismo rendeva sempre più difficile. Quale rimedio estremo un non identificato prelato propose di condannare solennemente tutte le novità fatte e contenute in una fittizia lettera diffusa a stampa. Alla bolla pontificia si sarebbero dovute allegare le proposizioni della lettera degne di riprovazione.
Il richiamo alla non attuata proposta del fantasioso prelato ha unicamente lo scopo di far rilevare che la Chiesa già da tempo si trovava nella convinzione di dover affrontare le teorie dello Stato moderno e certe dottrine che sostanziavano in parte la civiltà del tempo. Ma l'idea concreta di un intervento pontificio nel senso che poi fu attuato risale al 1849 e fu proposta contemporaneamente, ma indipendentemente dal concilio dei vescovi dell'Umbria e dal conte Emiliano Avogadro della Motta. 2) In un primo tempo si pensò di abbinare tale condanna
1) Archivio Segreto Vaticano, Nunziatura di Napoli, voi. 577, ff. 287 v.288 v. Il documento non è datato, ma dal contenuto appare redatto verso la fine della reggenza per la minore età di Ferdinando IV di Borbone, cioè nel corso del 1766. Del singolare scritto mi occupo più ampiamente in uno studio dedicato al Sìllabo nella pubblicistica del tempo ormai prossimo alla pubblicazione e di cui quest'articolo dà alcuno considerazioni generali e una piccola parte, quella cioè riguardante una prima presa di posizione della stampa liberale, esclusa la polemica con gli organi di stampa avversari. Cfr. anche E. PAPA, Aspetti di politica ecclesiastica napoletana durante la reggenza, in Aloìsiana, voi. II, Napoli, 1961, pp. 381-382, 385.
2) E. Avogadro della Motta (1790-1865) cattolico intransigente, uomo politico e scrittore, spese la sua vita a combatterò le dottrine razionalistiche e le leggi dì laicizzazione del governo piemontese dai banchi del parlamento come deputato (1853-60) e con gli scritti. La proposta o desiderio cui ho fatto cenno era contenuta nel Saggio intorno