Rassegna storica del Risorgimento
GIORNALI LIBERALI FRANCIA 1864-1865; GIORNALI LIBERALI GRAN BRE
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1964
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con la definizione' del domina dell'Immacolata. Ma uen presto si mutò parere e i due atti furono separati. La condanna dogli errori fu rimandata sino die o ia comniissionc incaricata di questo studiti tiite si riducesse a preparare piuttosto il materiale che servì ai successivi atti pontifici. A risvegliare il desiderio di un Sillaba venne ima lettera pastorale del 1860 pubblicata da mons. Filippo Gerbet, vescovo di Perpignano e antico commilitone del Lamennais.
Lo stesso Pio IX volle che la commissione prendesse come baso della redazione del Sillabo l'elenco delle 85 proposizioni che il Gerbet aveva annesse alla sua pastorale. Ridotte a 61, queste proposizioni furono distribuite ai vescovi presenti a Roma nel giugno 1862 per la canonizzazione dei martiri giapponesi, cui Pio IX aveva voluto conferire appositamente una solennità insolita, À causa di qualche indiscrezione quell'elenco finì sul tavolo del direttore del Mediatore di Torino, Carlo Passaglia, il quale le pubblicò con un commento a molte di esse ricco soprattutto di sottigliezze. Forse per quest'indiscrezione, forse per il parere contrario di alcuni prelati, Pio IX aggiornò la pubblicazione senza rinunziare all'idea, che fu poi realizzata nella forma attuale del Sillabo e nel modo che si è detto. 2>
E fu appunto quella forma che, come scrisse poi il duca de Broglie,2) colpi la società intera come una solenne mazzata, mentre le proposizioni nessuna commozione avevano causata quando erano state pubblicate la prima volta nel contesto dei singoli documenti.
Notizie molto confuse intorno ad un'imminente promulgazione di un solenne documento pontificio circolavano fin dai primi di dicembre 1864; ma la stessa stampa non vi aveva attribuita tanta importanza, come dimostra una corrispondenza romana dell'Opinione ) di Torino dell'8 dicembre, pubblicata solo il 18 seguente, nella quale si parlava di un memorandum pontificio alle potenze cattoliche riguardante piuttosto la convenzione del 15 settembre 1864 tra la Francia e l'Italia. Incaricato della redazione del documento sarebbe stato il card. Antonclli, che, a confessione dei suoi stessi nemici, stava preparando
al socialismo e alle dottrine e tendenze socialistiche, Torino, 1851. Dell'idea dell'Àvogadro si impadronì a principio del 1852 La Civiltà Cattolica e la espose ampiamente (Dizionario biografico degli Italiani, voi. IV, Roma, 1962, pp. 686-689). Gli atti del concilio dei vescovi umbri furono stampati, in parte, solo nel 1879, ma nella curia romana l'idea potè esser nota, fra l'altro, perché gli atti erano rimessi a Roma per l'approvazione.
*) Per la storia del Sillabo fondamentale nell'insieme rimane lo scritto di G. G. RINALDI, S. J., Il valore del Sìllabo, studio teologico e storico, Roma, 1888, integrato oggi da quello di G. MARTINA, Osservazioni sulle varie redazioni del Sillabo , in Chiesa e Stato nell'Ottocento, Padova, 1962, pp. 419-523, che sintetizza anche gli apporti dati da altri studi particolari.
2) Mùinoires du Due [Jacques-Victor-Albor[ da Broglie [1821-1901], voi. I: 1825-1870, Paris, 1938, pp. 809-310. Il de Broglie fu diplomatico e pubblicista. Faceva parte dei cattolici liberali francesi e del gruppo del Correspondant, capeggiato da Gh. Mon-talcmbcrt.
3) L'Opinione era Stata fondata nel 1848, Liberale moderata di destra. Nel 1864 era diretta da G. Dina, Non sempre governativa. Fu, per oBompio, contro il ministero Ila it uzzi nel 1862, Un eerto tono d'indipendenza la faceva stimare anche all'estero (Dizionario del Risorgimento, Milano, 1931, voi, I, pp. 758-59).