Rassegna storica del Risorgimento
GIORNALI LIBERALI FRANCIA 1864-1865; GIORNALI LIBERALI GRAN BRE
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1964
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Il Sìllabo nei, primi piudlzi titilla stampa liberata 507
im capolavoro . ') L'Opinione, si mostrava così scettica che, pubblicando la corrispondenza, ci tenne a lasciare la responsabilità di quelTinioruiazione alla Patrie ài Parigi, dalla quale il suo corrispondente diceva ài averla presa. Però il 21 dicembre la stessa Opinione ritornava sul documento che avrebbe dovuto sbalordire la terra e il cielo e che abbozzato in. segreteria di Stato, era stato redatto dai gesuiti .
Questa volta il corrispondente mostrava di conoscere con il contenuto anche il numero di esemplari da stamparsi: diecimila, che sarebbero stati messi in vendita sopra banchetti a tre baiocchi la copia.
Perchè la stampa non dava importanza alle voci correnti ? Ce lo dice indirettamente lo stesso corrispondente aggiungendo: Se ne dicono tante e si belle e pellegrine, che alcuni ne strabiliano, altri ne fremono e i più. ne ridono come di fole male pensate e propalate .
H 16 dicembre, però, si scrisse di una vera lettera enciclica urbi et orbi , che si stava correggendo nella casa dei gesuiti e che si sarebbe occupata anche delle chiese vedove in Italia, del clero privato dei beni e dei propositi governativi di abolire i conventi. A sua volta la Perseveranza di Milano 2) il 20 dicembre pubblicava una corrispondenza da Parigi del 17, nella quale si diceva che presto il papa avrebbe parlato e che la sua parola avrebbe scatenata una tempesta tanto più violenta quanto più a lungo era stata frenata. Di nuovo la corrispondenza aggiungeva che il documento pontifìcio avrebbe denunziata hi condotta dello zar contro i cattolici polacchi. Tuttavia, il corrispondente si mostrava ancora scettico perchè gli sembrava che tal gesto avrebbe significato la rottura completa tra la S. Sede e la Francia e che la corte pontificia, sempre pruden-tissiina. non sarebbe arrivata fino a quel punto.
Verso la medesima data molti giornali ripeterono la notizia, ni a ormai non aveva più senso, essendo stati annunziati enciclica e Sillabo dall'agenzia Reuter H 18 dicembre. Si trattava piuttosto della pubblicazione del testo che presto arrivò nelle redazioni dei giornali italiani e stranieri, cattolici e liberali, che l'inserirono nelle loro colonne fra la fine del dicembre 1864 e i primi di gennaio 1865. E più che della pubblicazione, si trattava della reazione della stampa. È quasi superfluo rilevare che l'accoglienza ai due documenti pontifici andò da un estremo all'altro secondo le sfumature politiche e dottrinali degli organi di stampa. In generale, fu contraria e combattè energicamente i documenti papali
1 ) La stessa notizia dava anche L'Indipendente di Napoli il noto giornale fondato nel 1860 da A. Dumas padri) e finanziato dal governo, essendo passato da garibaldino a governativo , solo che la pubblicava il 28 dicembre, quando ormai già ferveva la polemica intorno ai documenti pontifici e la diceva corrispondenza da Soma del 22 dicembre, quando ormai non solo l'agenzia Rvuter, ma anche i giornali andavano pubblicando il testo dei detti documenti. Ma la stampa liberale napoletana in tutta questa polemica agi con notevole apatia, come si vedrà.
-ì La Perseveranza* ispirata da !.. C. Far ini, fu fondata nel novembre del 1859 da un groppo di moderati lombardi e di altre regioni. Era per la libera Chiesa in Ubero Stato e per le prerogative dello Stato laico (cfr. La Critica, a. IX, f. Ili, 20 maggio 1912, pp. 196-210). Il corrispondente torinese del Daily News di Londra l'otto dicembre 1864 scrìveva che la Perseveranza era il pia costoso giornale italiano; rilevava però che l'ufficio di redazione era molto abile e ben organizzato, proprio conta un grande giornale.