Rassegna storica del Risorgimento
GIORNALI LIBERALI FRANCIA 1864-1865; GIORNALI LIBERALI GRAN BRE
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1964
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pagina
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511
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// Sillabo nei primi giudizi della stampa liberale ;53!1'
princìpi dell'89 e gualche altro fatto di sapore antiromano, inneggiando al clero francese il più profondamente devoto die sia mai esistito alla S. Sede e asserendo di essere cattolico come Bossuct, come i card, de la Luzerne e de Bcausset, come mons. Frayssinous e mons. Àffre. Di conseguenza, col clero di quel tempo, s'inchinava all'autorità del papa in materia donimatica e religiosa, però sul loro esempio rivendicava i principi basilari della società moderna. *)
Cosi, ribatteva J. Chautrcl sul Monde,2) cattolici come Bossuet e non come il papa. Ecco il catolicismo di France I Alla quale V Union del 29 dicembre rinfacciava di calunniare quei grandi vescovi che non avevano neppur sognato di non sottomettersi al papa. Monde concludeva che se l'enciclica avesse avuto come risultato solo quello di svelare il fondo dei cuori e di far cadere le maschere, avrebbe già reso un immenso servigio alla Chiesa. La Gozeiie de France, a sua volta, avrebbe rimproverato nel numero del 2-3 gennaio la France di aver snaturata l'enciclica.
Questi articoli di France sintetizzavano buona parte dei motivi addotti poi dalla stampa francese nella polemica contro i due documenti pontifici
Taxile Delord nell'articolo di fondo del Siede del 26 dicembre 3) ripeteva quel che era stato già scritto da France, aggiungendo di nuovo che i giornali clericali, quali Union e Gasate de France, avrebbero avuta occasione opportuna di spiegare come conciliassero il loro liberalismo con le teorie dell'enciclica. E il 28 con una punta d'ironia osservava che il liberalismo dell'Union era in estasi e la Gazette de France non aveva libertà sufficiente per parlare. Riaffermando la fede liberale del suo giornale sempre opposta ai principi dell'enciclica, il Delord sottolineava il linguaggio con culla S. Sede soleva qualificare le opinioni avversarie: errori, menzogne, ciarle, turpitudini, scelleratezze, corruzioni, miasmi. Cui faceva eco il Temps*) rilevando che la S. Sede nei suoi documenti amava servirsi sempre di superlativi, ma chi si sarebbe mai irritato per quelle lamentele stereotipe, per quelle pretese d'altri tempi, così puerili, ingenue ? Tutta quella retorica banale non si poteva comprendere senza sorridere. Proprio così, secondo l'articolista, E. Scherer, perchè la Chiesa sentendo che il mondo le staggiva di mano, continuava a minacciare come quando si serviva della spada dei prìncipi, senza rendersi conto che le generazioni attuali la consideravano come una società pari a tante altre. L'enciclica era certo un avvenimento importante perchè segnava l'impotenza della Chiesa e la fine di un sistema. Ma, a parte la gioia dei giornali clericali, che forse volevano soltanto nascondere l'imbarazzo, Scherer5) credeva di poter stabilire che dell'enciclica si sarebbe parlato appena per otto giorni e poi su di
*) La Franca, 29 dicembre 1864. L'Unità Cattolica di Torino, il noto giornale intransigente fondato da don G. Margotti e da D. EmanueQi nel 1863, il 29 dicembre definì il Garcin; Seribacchiatore di dozzina a servìzio dì tutto le cause e di tatti i giornali , che dall'ami de Ut réligion, cessato, ora passato a France, ma che domani sarebbe stato capace di scrivere su Slide o su Monde, so lo volessero!
z) Le Monile, 29 dicembre 1864.
a) Le Siede, (piotitiiano liberale fortemente Anticlericale di Parigi, fondato il 23 giugno 1836 (cfr. A. SJHVEN, Journaux et journalUteah Le Staniti, Paris, 1866).
*) Le Tentpa, 29 dicembro 1864. Lo Tetnps era uno dei sei nuovi giornali sorto il 25 aprile 1861 (crr. la nota 1, p. 509); indipendente con programma: La libertà secondo lo spirito moderno.
*) Lo Tempi, 30 dicembre 1864.