Rassegna storica del Risorgimento
GIORNALI LIBERALI FRANCIA 1864-1865; GIORNALI LIBERALI GRAN BRE
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1964
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514
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514 Egidio Papa
documenti pontifici e poi era rimasto in contemplazione beata, in estasi muta, senza pronunziarsi. I/L/iuo/fc, invece, era l'amico di quelli di secondo grado, e traduceva il suo entusiasmo in strofe brillanti. La differenza fra i due ? Union si sottometteva senza esitazione e senza seconde intenzioni, Monde adorava riconoscendo nell'enciclica il soffio di mons. de Merode, il pensiero di L. Veuillot, lo spirito dei capi franco-belgi della San Vincenzo convocati a Roma per elaborare il documento. La Gazeite de France era l'amico di anelli di terzo grado. Si tirava d'impaccio con un'abilità che faceva onore al direttore Janicot. Ma che cosa poteva fare ? Essa era cattolica, ma anche liberale. Situazione, quindi, la sua piuttosto delicata. La scelta però era stata saggia: rimanere in silenzio e giustificarsi con la mancanza di libertà. Le tour est bien jouS e merita il plauso delle persone di spirito. Ma a Roma non si sarà contenti 1
Al Labbé piaceva soprattutto una riflessione del Journal de Rouen. il quale a lettura dei documenti pontifici ultimata non sapeva bene da che cosa fosse stato più colpito, se dalla barbarie dello stile o dall'accecamento dello spirito: si doveva credere proprio seriamente che nell'epoca moderna si professassero delle dottrine da roghi dell'inquisizione ? Si era davvero arrivati al punto da annientare su segnale del papa le conquiste dello spirito umano e i lumi della scienza e della filosofia moderna ?
Pare che VOpinion Nationale prendesse un gusto particolare a bersagliare il gallicanismo di France. Contrariamente all'affermazione di questa di non tener conto dell'enciclica e considerarla come non pubblicata, pensava che si dovesse tenerne gran conto per non lasciarsi condurre dove il pontefice con essa avrebbe voluto e per difendere e glorificare la libertà da lui condannata. Le proposizioni gallicane del 1682 opposte da France al Sillabo ? Oh, la grande scoperta, ironizzava Labbé il 29. I documenti pontifici ci avevano respinti al tempo di papa Niccolò I e delle false decretali, mentre France con de la Guéronnière ci riporta al 1682 e all'abolizione dell'editto di Nantes. Ecco guadagnati otto secoli in 24 ore. La civiltà è salva ! Esatto. Senza France saremmo rimasti nelle tenebre del M. E. 1 Però il 30 anche Opinion Nationale riporterà le proposizioni del 1682! Dopo queste ben nutrite esercitazioni, VOpinion Nationale per la penna del suo direttore, Ad. Guerroult, lo stesso 29 dedicò un lungo articolo ai documenti pontifici, reagendo con molta energia alla inveterata supposizione della malafede negli avversari. Perchè, domandava Guerroult, i documenti pontifici devono parlare sempre di perversità, di opinioni depiavate, di accanimento pieno di scelleratezza, di malafede per partito preso, quando si tratta di caratterizzare le opinioni avversarie ? Alle critiche pontificio manca la carità non meno della verità. Non a tutti gli uomini, continuava, è concesso di credere. La fede è un dono della grazia. Si può non averla senza essere uno scellerato; con simili invettive, incalzava ancora, non si persuade alcuno e a chi le adopera esse fanno perdere la considerazione e i riguardi dovuti non solo alla verità, bensì anche all'errore convinto, sostenuto in buona fede. Quanto a noi, non dispiaccia a Pio IX, non ci riteniamo dei perversi, continuava il Guerroult, nò spingeremo l'esagerazione fino a chiamare il papa scellerato, nemico della civiltà e del progresso; al contrario, Io riteniamo un ottimo e onorevolissimo nomo, un tantino limitato, che non comprende nulla assolutamente della politica e dello spinto del suo tempo; una natura debole e ostinata, cui l'accecamento dello spirito associato all'onestà del carattere sta in luogo di fermezza: una di quelle nature fatte apposta per perdere le cause che difendono.