Rassegna storica del Risorgimento

GIORNALI LIBERALI FRANCIA 1864-1865; GIORNALI LIBERALI GRAN BRE
anno <1964>   pagina <520>
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520 Egidio Papa
Come lauto altre notizie die nessuno sentiva il bisogno di controllare, anche questa sarà ima delle armi de] ricchissimo arsenale contro l'enciclica e il Sillabo.
Nel numero del 28 dicembre poi il Times prese in ampio esame enciclica e Sillabo nell'articolo di fondo. Trattandosi di mi giornale non cattolico, oltre elle liberale, si deve riconoscere che il suo tono fu abbastanza moderato. Le idee espresse non erano nuove né potevano esserlo, giacché l'interpretazione data a (ruci due documenti dalla stampa avversaria fu generale e unanime, in sostanza, riducendosi a vedervi una condanna assoluta della civiltà e della società moderna. Se però papa e cardinali e vescovi avessero davvero Creduto di poter fermare il cammino del progresso, asseriva l'articolista, la loro opera sarebbe stata vana, essendo le conquiste della civiltà permanenti e le grandi linee politiche della società moderna assolutamente inespugnabili con assalti cosi impotenti. Parago­nava poi l'attuale condanna con quella del moto della terra affermato da Galilei e condannato da Roma, per concludere che come allora la terra continuò a muo­versi, cosi ora sarebbe avvenuto del pensiero umano, Io voglia o no il papa.
Nell'articolo del 30 dicembre seguente Times ritornava sull'argomento del giorno per occuparsi più particolarmente del Sillabo e per esprimere insieme la sua meraviglia per l'incredibile gesto del papa. Pareva di non poter credere alle proprie orecchie e ai propri occhi di fronte a un così grave errore. Errore della peggiore sorte in campo politico. Poche cose al mondo accadevano da potersi paragonare a quella. Come tanti altri organi di stampa, anche Times trovava incomprensibile che il papa avesse scelta la via della condanna invece di quella di ima composizione allo stesso modo che in altri tempi concili e università solevano agire con opinioni ritenute eretiche. Anche per Times il clero nella sua migliore parte sarebbe stato stupefatto dello zelo indiscreto del proprio capo, giacché non si salvava alcuno dalla condanna, la quale avrebbe potuto anche spingere i colpiti ad unirsi con pericolo per l'unità della stessa Chiesa. Quanto alle proposizioni, Times affermava di trascurare quelle che interessavano esclusi­vamente le nazioni cattoliche: gli sembrava, tuttavia, che a prendere i documenti pontifici cosi com'erano, nessun concordato sarebbe potuto o dovuto rimanere in vita.
Appena avuta notizia dall'agenzia Reuter della pubblicazione dell'enciclica, il Daily Telegraphl) del 22 dicembre le dedicò il suo editoriale, nel quale era riversato tutto il risentimento non solo di conservatoreliberale ma anche di protestante astioso verso il papato, nel quale, con un'immagine nuova, vedeva un'istituzione rimasta, più o meno, ancorata alle rive del tempo di re Canuto. Soltanto il trasferimento dal dominio del fatto a quello dello spirito caratteriz­zava l'assurdo attentato delParcirapprescntante del canutismo spirituale, vale a dire il Vaticano.
Quel che trovava più irritante il Daily Telegraph era il carattere d'infalli­bilità, di unico interprete dell'umano pensiero che il papa continuava ad attri­buirsi con tanto mutar di tempi e d'uomini, quando mezza Europa aveva da secoli rigettata la supremazia spirituale di Roma e la grande razza anglosassone portava con la colonizzazione la fede in tanti altri paesi del mondo. Ma ohe più ? La penisola considerata come una riserva dei papi era in aperta guerra con la
J) Quotidiano liherule-conscrvator londinese fondato nel 1855.