Rassegna storica del Risorgimento
GIORNALI LIBERALI FRANCIA 1864-1865; GIORNALI LIBERALI GRAN BRE
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1964
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525
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Il Sillabo nei primi giudizi della slampa liberale 525
Questa la lunga serie di inquietanti interrogativi che il Guardi ari si poneva per esprimere poi il giudizio che nell'enciclica colpiva la fatale mancanza o omissione di ogni punto che si sarebbe potuto attendere di vedervi toccato e l'insistenza cieca, al contrario, su cose che ormai erano oltre la possibilità degli uomini. L'enciclica, in breve, appariva al Guardian completamente al di sotto della situazione.
Quali esempi comprovanti le sue accuse, il Guardian adduceva l*aQermazionc del papa in favore della persecuzione religiosa, l'ostentata ripetizione delle famose parole di Gregorio XVI, secondo cui la libertà di coscienza, di culto, di parola erano un deUramentum, Accusava l'enciclica di coinvolgere in una medesima condanna, la più. caotica e indiscriminata, il bene e il male della società moderna, l'inevitabile e il necessario, il ragionevole col cattivo e lo stravagante. Si è affermato, concludeva il Guardian, che quelli che non sono sotto la guida del papa, sono perduti; ma che cosa può fare, domandava, una tale guida per quelli che sono lontani ? E può un tale appello salvare una teoria ?
Un carattere fondamentale che distingue la stampa italiana da quella francese e inglese in questo periodo è la sua azione su un'opinione pubblica molto limitata; la sua diffusione e autorità cioè era ristretta nell'ambito del gruppo, della regione e più ancora della città di pubblicazione; ni a anche nella stessa città senza vero predominio. A che cosa era dovuto tale stato o situazione ? Innegabilmente il fenomeno era legato alla mancanza di una unità nazionale collaudata dal tempo e galvanizzata da una capitale.
Mancando giornali a carattere nazionale, anche la conservazione di quelli che esistevano e che avevano spesso un'esistenza molto precaria non era curata con ordine e interesse. Sicchò per lo studioso di oggi è estremamente difficile reperire le copie di quella colluvie di giornali e periodici sparsi un pochino in tutte le biblioteche nazionali e comunali, pubbliche e private. Inoltre, molto più che in Francia e in Inghilterra, per fare qualche esempio, le collezioni sono discontinue per gli anni prima del 1870.
Lo studioso della stampa italiana del tempo per arrivare ad un concetto meno incompleto dell'opinione pubblica, espressa dai giornali, è costretto a percorrere molte città e biblioteche e a scorrere giornali delle diverse tendenze; contrariamente a quello che accade per l'Inghilterra, per insistere sul paragone, ove percorrendo le colonne del Times (che raggiungeva da solo molte diecine di migliaia di copie e che dava il tono ed era l'espressione nello stesso tempo di un vasto strato di opinione pubblica) è possibile farsi un concetto più adeguato di questa.
A credere ad un'espressione di Monde dell'undici dicembre 1864 la stampa italiana avrebbe avuto il vantaggio di essere più franca e sincera nelTcsprimersi in confronto della straniera, nel caso specifico, della francese. La spiegazione di dò si troverebbe nella compattezza dei veri cattolici italiani, che senza spinta esterna non prenderebbero posizioni assurde.3)
Il Daily News del 30 dicembre, a sua volta, nella sua corrispondenza da Torino del 26 riportava che a dispetto dell'ampia pubblicità data all'enciclica dal partito clericale (priestly party), sia a Torino, sia in Lombardia essa non
J) Le Monde, li dicembre 1864: In Italia vi sono dei giornali empi, ma per una grazia spedale, non ci sono giornali Ipocriti.