Rassegna storica del Risorgimento

GIORNALI LIBERALI FRANCIA 1864-1865; GIORNALI LIBERALI GRAN BRE
anno <1964>   pagina <542>
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542 Egidio Papa
TX Monde T8 gennaio si fermava a riportare e commentare l'articolo del Vorstadt Zeitung che era stato sequestrato per le enormità calunniose scrìtte contro la S. Sede,
In Germania ed in Belgio la polemica prò e contro l'enciclica fu dibattuta come negli altri paesi, ma destò ancora minore attenzione di quella austriaca. La National Zeitung di Berlino, secondo la Perseveranza del 30 dicembre, s'in­teressò particolarmente alla questione del potere temporale richiamando la nota accusa del Machiavelli contro il papato. In generale, la stampa liberale tedesca mostrò di far poco conto dei due documenti pontifici, sempre secondo la Perse­veranza del 30 dicembre. E il Monde dcll'll gennaio notava che in Germania ferveva la lotta fra giornali cattolici, quale il quotidiano cattolico di Colonia, e quelli liberali a causa dell'enciclica.
I documenti papali trovarono un difensore nella protestante Kreuz Zeitung., come riferiva il ConstUutionnel del 13 gennaio, la quale credette di dover rendere piena giustizia all'abile redazione dell'enciclica e al coraggio che l'aveva dettata spiacente solo che la Chiesa cattolica persistesse nel comprendere la chiesa evan­gelica fra gli errori moderni. Anche l'Universe di Londra applaudì l'articolo della Kreuz Zeitung nel suo numero del 21 gennaio. Ma H Daily News pure di Lon­dra il 14 gennaio notò che il plauso dell'ultra protestante e feudale giornale di Berlino proveniva appunto dal fatto elio esso, come il papa, nel progresso mo­derno non vedeva una vittoria sulla verità, bensì una disfatta delle autorità incaricate di difendere la verità, le quali erano venute meno alla loro missione per debolezza o inefficienza.
Secondo il Globe del 29 dicembre, i cattolici belgi si sarebbero trovati in grave difficoltà a causa dell'enciclica. Ma evidentemente la situazione dei cat­tolici liberali era dappertutto la stessa, anche se in Belgio la particolare situa­zione rendesse più, delicata la loro posizione. JJIndépendance Belge, secondo la Perseveranza del 30 dicembre, scagliava l'enciclica contro quei cattolici liberali che sostenevano che le massime di Monde, della Civiltà Cattolica e dell'Unità Cat­tolica non erano quelle del papa e della Chiesa. Ma la Civiltà Cattolica (serie VI, voi. I, 254) rilevava compiaciuta che i giornali belgi conosciuti come cattolici liberali, quali la Paix, Journal de Bruxelles e altri, non solo professarono sotto­missione all'enciclica, ma mostrarono ampiamente la giustezza, la convenienza e l'opportunità di alcune definizioni più. accanitamente combattute dai nemici della Chiesa.
Nella penisola iberica la reazione all'enciclica fu meno violenta che nelle altre nazioni europee a giudicare dall'interesse che vi prese la stampa di altri paesi* Nel Portogallo il Jornal do Commercio reclamò a gran voce la proibizione di libera pubblicazione dell'enciclica, secondo P Universe del 14 gennaio. Nella Spagna YEpoca di Madrid, secondo il Globe del 29 dicembre, inserendosi nella polemica all'enciclica sostenne ebe la Spagna dovesse ormai mutare atteggia­mento verso l'Italia di Vittorio Emanuele II e la questione romana dal momento che il re e il suo governo avevano cessato di essere radicali con gli impegni as­sunti con la convenziona idei 15 settembre.
La Spagna,infatti, sebbene cattolica, proseguiva Epoca, era liberale e non doveva condannarsi all'isolamento completo restando solo spettatrice degli avvenimenti europei. Secondo la Correspondencìa di Madrid del 7 gennaio, ri­portata dall' Unità Cattolica il 14 gennaio, il governo spagnolo non aveva avuta ancora alcuna comunicazione dell'enciclica, ma una volta avutala, avrebbe