Rassegna storica del Risorgimento

BUFFA DOMENICO CARTE
anno <1964>   pagina <598>
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Vita deirIstituto
malattia ed infine del decesso dell'illustre commissario, era rimasta troppo tempo in istato d'abbandono e di inevitabile decadimento.
I soci si erano rarefatti e disinteressati; alcuni anche perchè Io stesso stimolo costante ed insistente del commissario li aveva, in certo modo, abituati ad adempiere anche al loro più semplice impegno, ossia al pagamento delle quote sociali, unicamente, o quasi, a seguito di iniziativa diretta del commissario medesimo.
Parlando sinceramente: se da un lato alcune cortesi premure mi inducevano ad assu­mere, l'onere e l'onore dell'incarico, dall'altro canto mi sentivo assai timoroso e sgomento, data la situazione del comitato indubbiamente e seriamente compromessa. I soci non in re­gola si aggiravano sui 60 H Nell'assumere quello che ritenni un dovere, fui assai confortato dall'apprezzamento che non mancarono di esprimere Enti e personalità, sia civili, sia reli­giose e politiche, nonché la stampa di ogni tendenza: fra ogni altro pregevole il compiaci* mento per parte delFaw. Giuseppe Zoboli e della prof. Bice Zoboli, figli del mio pre­decessore.
Una circolare contenente, eoi saluto, le principali direttive fu subito inviata a tutta i soci; con essi ho cercato il più possibile di intrecciare rapporti diretti, sia attraverso corrispondenza che colloqui. A tale scopo ho ritenuto opportuno approfittare di qualsiasi riunione di sodalizi locali, dei quali facessero parte anche iscritti del nostro Istituto, quali il Rotary Club, il Lyons Club, hi società di Studi Romagnoli, i Trebbi dei Pi ad aioli ecc.
À tempo conveniente ho effettuato le visite di dovere alle autorità principali; ultima fra tali visite quella al prefetto doti. gr. uff. Renato Schiavo, avvicendatosi, nel governo della provìncia, al doti. gr. uff. Macciotta.
II comitato è stato invitato a tutte le principali manifestazioni della vita cittadina: ad esse sono stato presente di persona, spesso insieme al segretario del comitato.
Anzitutto, ovviamente, mi sono preoccupato di spronare gli iscritti a provvedere al pagamento della quota annuale. In proposito è stata inviata una circolare con modulo di conto corrente. Per un certo numero di soci troppo impegnati per ragioni di ufficio e di lavoro ho provveduto personalmente alla operazione di versamento. Tale usanza risaliva al precedente commissariato.
La fase di ripresa è stata quanto mai delicata ed ha richiesto, ovviamente, tatto e condiscendenza.
A tale scopo mi sono permesso richiedere all'amministrazione centrale una particolare comprensione e una necessaria dilazione- Data, infatti, la speciale situazione, anche provvedimenti saggi ed opportuni, quali l'anticipo al 30 aprile del versamento annuale, costitìiiVaìper la provincia forlivese una non facile meta. Accadeva, infatti, a causa della vacanza commissariale, che molti iscritti, che si erano indotti a saldare il 1963 negli ultimi mesi del 1963 stesso, dovessero venire sollecitati, a troppo breve distanza, affinchè pagas­sero le quote del 1964. Eppure, ed in ciò colsi un segno confortante, le riscossioni sono state realizzate abbastanza celermente.
Nel corso del 1963-64 sono deceduti i soci: comm. Luigi Topi e marchese Giuseppe Monsignani Sassatelli.
Anche sotto l'aspetto culturale, il comitato ha realizzato una sua presenza. Ad esso, infatti, si sono rivolti, in varie occasioni, specialmente studenti universitari con richiesta di orientamenti scientifici e bibliografici per elaborare tesi di laurea o tesine eoe. Anche il noto giornalista, Luciano Foglietta, ricercatore di storia locale ha desiderato un esame e un consiglio in merito al suo lavoro, concernente il periodo del Risorgimento in Santa Sofia di Romagna.
In qualità di componente la commissione per la toponomastica, ho patrocinato, col valido aiuto del socio cav. A. MambelU, esso pure membro della predetta, la valorizzazione dei personaggi e degli eventi del Risorgimento facendo intitolare ad essi, sulla base di opportune note storiche, una vasta rete di vie, costituenti un vero quartiere, denominato appunto Quartiere Risorgimento .
Quale ispettore bibliografico e consigliere del Direttivo del Consorzio per il prestito librario, nella provincia di Forlì, ho curato l'acquisto e la diffusione di opere che illustrino