Rassegna storica del Risorgimento
BUFFA DOMENICO CARTE
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1964
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Vita del? Istituto
REGGIO EMILIA. - Sabato 17 ottobre, nella sala del concerti del ridotto del teatro municipale, gentilmente concessa dall'affittuuria Società del Casino, si è svolto l'annunciato convegno* indetto, congiuntamente, dal nostro Comitato e dall'Ente provinciale per il Turismo, di cai è presidente il corniti. Renato Marmiroli. Il Convegno, che aveva per ternate L'Emilia nel periodo napoleonico , è riuscito in modo superiore ad ogni aspettativa, perchè vi hanno aderito, ed anche presenziato, studiosi d'ogni parte d'Italia, da Torino a Catania. Quasi al completo era presente anche il Consiglio di presidenza del nostro Istituto.
I lavori sono stati aperti, con encomiabile puntualità, dal presidente Marmiroli, il ouale ha porto un cordiale saluto ai convenuti e Ita comunicato le adesioni pervenute dell'oti. Achille Corona ministro del Turismo e dello Spettacolo, dell'on. Giuseppe Medici, ministro dell'Industria e Commercio, assenti per impegni di Governo, dcll'aw. prof. Ugo Gualazzini, impedito per postumi di un investimento stradale, del prof. Alfonso Morselli, cagionevole di salute, esprimendo a questi ultimi due, i pia cordiali auguri di pronto ristabilimento. Fra i presenti abbiamo notato l'on. aw. Alberto Fenoli, il vice prefetto vicario comm, Ubaldo Ridola, il sindaco della città aw. Renzo Bonazzi, il procuratore dello Repubblica dott. Giovanni Ardenti Morini. il presidente del Tribunale comm. Antonino Russo, l'intendente di finanza comm. Francesco Aloisio, il capitano dei carabinieri Stefano Basanisi, il presidente della Società del Casino aw. Sandro Cucchi, il direttore dell'ufficio provinciale del lavoro dott. Giuseppe Mistrali. L'ufficio di presidenza del Convegno è stato costituito nelle persone del prof. Alberto M. Ghisolberti, del prof. Franco Valsccchi, del prof. Fernando Manzotti, del geom. Riccardo Finzi, presidente della locale Deputazione di Storia Patria e del comm. Renato Marmiroli.
II prof. Ghisalbcrti, nell'assumere la presidenza, ha prospettata l'importanza del convegno allo scopo di un approfondimento degli studi napoleonici; il prof. Augusto Torre ha, quindi, svolta la relazione centrale del convegno, suscitando vivi consensi e ampia discussione alla quale hanno partecipato Ghisolberti, Manzotti, Comandini, Passerin d'Entxèves, Valsccchi, Giumella, Frosini e Romboidi; a tutti ha risposto il relatore.
Nel pomeriggio, i lavori sono stati ripresi sotto Io presidenza del prof. Franco Val-secchi e hanno svolto le loro relazioni, nell'ordine: Anna Selene An ceselli: Attività, come diplomatico, del patriota reggiano Gian Battista Venturi, svolta in Svizzera dal 1801 al 1813 : Giuseppe Berti; Riflessi emiliani in Aldini e Marescalchi, ministri di Napoleone ; Romolo Co ma odi ni: Pubbliche preghiere indette nel 1792 a Ri mini, per implorare l'aiuto di Dio nelle calamità della Francia ; Riccardo Finzi: Il tramonto di Giovanni Paradisi {da alcune lettere inedite); Giorgio Fiori: Bobbio e lo invasione napoleonica 1796-1813; Umberto Foschi; Registri delle lettere e degli ordini dal 1796 al 1805 conservati nell'Archivio del comune di Cervia ; Giuseppe Salvatore Manfredi: Tema generale ; Renato Marmiroli: Importanza della rivoluzione d'agosto ; Luigi Montanari: La Romagna Austro-Britanna (fine 1813 primi mesi del 1814); Odoardo Romboidi: Momenti di vita nelle campagne dei dipartimenti del Crostolo e del Panaro ; Alcide Spaggiari:I/oecupazione francese nel Reggiano in un episodio medito . Ha concluso i lavori il prof. Ghisolberti,
La mattana successiva, domenica, i convenuti hanno visitato l'aula del Consiglio comunale, nella quale il 7 gennaio del 179711 Congresso dello Repubblica Cispadana decretò il Tricolore bianco, rosso e verde bandiera nazionale, aula che oggi è appunto chiamata ce Sala del Tricolore . Per il Comune era presente l'assessore Bigi con il segretario dottor Cavandoli,
Il Presidente del nostro comitato ha sobriamente richiamato alla memorili l'avvenimento dì quei giorni lontani e, quindi, i convenuti sono partiti in pullman per Ridderà. ove, sul busto di don Giuseppe Andreoli (fatto decapitare da Francesco IV duca di Modena il 17 d'ottobre del 1822 per delitto di Carboneria),, e stata apposta una corona di alloro con bacche. II comm. Marmiroli ha dotto brevi parole di circostanza, assolutamente prive