Rassegna storica del Risorgimento

BUFFA DOMENICO CARTE
anno <1964>   pagina <609>
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Vita dell'Istituto
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venne proclamata nel *61. Giuseppe Garibaldi e Mazzini intessero una fitta corrispondenza con i patrioti delle Tre Venezie per organizzare una compatta insurrezione e finanziarono* in parte, l'acquisto di armi. Ma ci furono delle incertezze, dei rinvìi che spezzarono il fronte dei patrioti, per cui i friulani decisero di agire da soli partendo da Navarons, divenuto il centro dei rivoluzionari, e da Majano. Vennero, però, dispersi e i moti si conclusero sul nascere.
Il prof. De Benvenuti ha ricordato soprattutto la figura centrale, l'anima e la mente dei moti, il medico Antonio Àndreuzzi, con il quale collaborò sapientemente il gradiscano Marziano Ciotti. In veloce sintesi l'oratore ha ricordato le luminose tappe della vita del dott. Àndreuzzi, nato a Navarons nel 1804, ove ritornò dopo essersi laureato a Padova per esercitare sapientemente la sua professione di medico. Proclamata l'unità d'Italia, inco­minciò a organizzare l'insurrezione mettendosi a contatto con i patrioti del Veneto e con Garibaldi e Mazzini che sempre scriveva al mìo fratello Àndreuzzi . I moti iniziarono il 15 ottobre : gli entusiasti che vi parteciparono erano poco più di un centinaio, ma non si arresero alle difficoltà. Dovevano guastare le linee ferroviarie, distruggere ponti; un piano grandioso, ma che non riuscì per la preponderanza delle forze occupanti
Àndreuzzi, scoperto, venne a lungo braccato, ma, vestito da prete, riuscì a sfuggire alla cattura e a raggiungere Torino, dove venne accolto da eroe. Nel '66 egli poteva vedere 0 suo Friuli annesso al resto d'Italia.
A conclusione della commossa rievocazione, si è avuto un rinfresco offerto dall'Am­ministrazione comunale. Nel corso del trattenimento è stata data lettura delle adesioni del sottosegretario Polizze, dell'or. Ceccherini, del sen. Pellegrini, del presidente della Regione, del prof. Carlo Guido Mor, del prefetto Sandrelli, del presidente dell' Istituto di Storia del Risorgimento prof. Ghisalberli, del prof. Lagomaggiore, nipote del commissario distrettuale che a Spflimbergo favorì i moti di Navarons, del prof. Brusin, del dott. Bar­bina, dell'assessore regionale Vicario, dell'aw. Candolini, del comm. Maria Cristina Berghinz, del prof. Varisco e di altri .
B Comitato partecipa ai preparativi per la celebrazione del centenario del 1866, che vuol ricordare l'unione del Friuli all'Italia. Gli enti udinesi qualificati stanno fissando i vari programmi. Così l'Accademia di Scienze, Lettere ed Arti di Udine ha affidato ad Antonio Faleschini e ad Angelo de Benvenuti il compito di elaborare due memorie, che dovranno perpetuare il ricordo della ricorrenza.
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VENEZIA. - Quest'anno il Comitato ha organizzato le seguenti conferenze: prof. Giovanni Gambarin, Ugo Foscolo e l'Austria alla luce di nuovi documenti ; prof. Gio­vanni Quarantotti, Un veneto esemplare: Alberto Cavalletto ; prof. Ernesto Scstan, oc La questione del Veneto, 1859-1866: considerazioni sullo stato degli studi .
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NUOVE PUBBLICAZIONI DELL'ISTITUTO. - La nostra Biblioteca scientifica si è arricchita di tre volumi. Nella serie Memorie è uscito lo studio di Salvatore Can­dido sa* Garibaldi corsaro riograndense 18371838 (L. 3000); nella serie et Fonti , il secondo volume, per gli anni 18481853, della raccolta di documenti diplomatici curata da Howard B. Marrarot Lfunificazione italiana vista dai diplomatici statunitensi (L. 3500); e il secondo dei Carteggi di Vittorio Imbriani. Gli hegeliani di Napoli ed altri corrispondenti lettorati ed artisti, n cura di Nunzio Coppola (L. 5000). Ai soci e ai presidenti dei Comitati l'ammiiiistrazionc praticherà gli sconti d'uso.