Rassegna storica del Risorgimento

LUMBROSO ALBERTO
anno <1965>   pagina <35>
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Rileggendo Alberto Lumbroso 35
Italia dell'Olanda e della Danimarca, più piccolo di quelli della Francia e del Portogallo .
Nel mondo d'oggi, antimperialista ed anticolonialista, più a parole ohe a * fatti, solo agli sprovveduti o agli immemori possono sembrare anacronistiche e sorpassate certe idee e certi principi che ai trovano nell'opera del Lumbroso : principi ed idee ancor valide ai giorni nostri solo mutando i protagonisti della storia ed aggiornando il concetto di imperialismo e di colonialismo economico: La politica coloniale è una politica economica, e i problemi economici non la­sciano altra via aperta che quella dell'espansione coloniale. Sicché a cercare origini della guerra del 1914 si torna sempre allo stesso punto di partenza: l'im­perialismo coloniale britannico... E gloria del regno victoriano aver iniziato quel nuovo sistema di illuminata politica di fronte alle colonie ed ai possedimenti oltremare, con la quale il Governo centrale seppe conciliare toccando gli estremi limiti delle concessioni possibili, specie nel dopoguerra le più. larghe liberalità con la relativa massima indipendenza dei singoli rami dell'imponente albero Britannico, preoccupandosi con sagacia dei sentimenti particolari ai più svariati popoli soggetti, pur esigendone fermo il rispetto all'autorità sovrana della metropoli... Quando l'Italia era ancor neutrale, ma già propendeva alla entrata in guerra a fianco dell'Intesa, nel gennaio del 1915 il Senatore Luigi Einaudi diceva: Nessun impero è perpetuo. Sulle rovine dell'impero inglese forse sorgeranno altri imperi più belli, più utili all'umanità. Se in quel giorno gli Italiani avranno saputo perfezionare se stessi ed acquistare le energie intime che creano i grandi imperi, essi dovranno ricordarsi che il loro orgoglio maggiore dovrà consistere nel creare un tipo di organizzazione politica più perfetto e più alto dell'Impero inglese. Poiché questo e non il Sacro Romano Impero e non l'Impero germanico moderno e non lo Stato napoleonico francese è il vero erede spirituale ed il perfezionatore della più bella creazione politica che il mondo abbia visto: l'Impero Romano.
questa superiorità, a che è dovuta ? Al fatto che il Sacro Romano Impero era una creazione del Papa, che l'Impero germanico era una creazione di Bi-smarck, che l'Impero francese era una creazione di Napoleone: e l'Einaudi aveva saputo discernere nel 1915 l'effetto ma non la causa: l'Impero britannico non è la creazione di un DisraeliBeaconsfield o di un Chamberlain o di un Qrey: non è, voglio dire, la creazione di un grand'uoino, di un eroe nazionale come furono Carlo Magno, Carlo V, Federico il Grande, Pietro il Grande, ma è la creazione di tutto un popolo, e di tre secoli di un'opera rettilinea, ininterrotta, fedele ad un unico e razionale e sopratutto semplice programma. L'Italia ha avuto il Padre della Patria, l'Inghilterra no: nessuno l'ha messa al mondo come padre, l'han creata e fatta giganteggiare solo i suoi figli, uno per uno, con tutti i singoli loro sforzi tenaci che tendevano nel Seicento, che tendevano nel Settecento, che ten­devano nell'Ottocento a quella stessa mèta alla quale tenderanno nel Novecento e più in là finché non sorga un popolo ancor più forte, ancor più tenace.
Da lunghi anni, dunque, la lotta immensa, generale, era preparata da due categorie di fattori: la prima era costituita dalle competizioni economiche e coloniali, e più specialmente dalla planetaria potenza britannica gelosa di ogni nuova Potenza marittima, competizioni portato sempre più prossime allo stadio di crisi acuta dalla sovraproduzione industriale, dalla concorrenza commercialo sfrenata di individui, di classi, di popoli: la seconda categoria era costituita dalle rivendicazioni di libertà e d'indipendenza dei popoli indipendenza anche