Rassegna storica del Risorgimento
LUMBROSO ALBERTO
anno
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1965
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pagina
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39
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Rileggendo Alberto Lumbroso 39
pero moscovita stesse, anche per essere perduto dalla Germania come mercato tedesco.
e Le barriere poste all'invasione capitalista tedesca all'estero... Certo è che nell'ultimo ventennio prima della guerra, i Tedeschi non eran penetrati in ogni Stato con le merci soltanto, ma anche con l'attività Bancaria, con la fondazione d'industrie, con l'assunzione d'imprese d'ogni genere... particolarmente tenaci e molteplici, negli ultimi decenni, gli sforzi della Germania per assicurarsi un predominio economico e politico sulla Penisola balcanica... e ancor più. sull'Impero ottomano, tanto in Europa quanto in Asia. La monarchia absburgica era quindi considerata alla Wil bel lustrasse e al Palazzo di Potsdam come una semplice longa manus, esecutrice fedele e attenta del piano imperialistico commerciale e industriale tedesco... Naturale, quindi, che l'Austria si credesse in obbligo di cercar d'impedire l'ingrandì mento e il consolidamento degli Stati nazionali balcanici, a cominciare dalla Serbia, che sotto gli Obrenowitch era stata orientata fedelmente verso Vienna, ma sotto i Karageorgewitch si era fatta del tutto russofila.
L'Inghilterra si vedeva minacciata nel modo più pacifico ma più radicale, dalla politica austro-tedesca: la Penisola balcanica, l'Asia Minore e la Mesopota-mia (quella Mesopotamia che era la beniamina di tutti i ministri britannici succedutisi al Foreign Office), dove una società tedesca aveva ottenuto dalla Turchia il diritto di costruire ed esercire la così detta ferrovia di Bagdad, avrebbero dovuto diventare una vera e continuata zona di influenza della Germania fino al Golfo Persico, in modo da assicurarle il monopolio del commercio dell'Oriente...
Qual meraviglia che l'antagonismo anglotedesco provocasse negli animi, in Europa, imo stato... estremamente pericoloso per la pace? Mentre nei commercianti inglesi cresceva sempre più l'impressione e l'incubo del cerchio di ferro che stringevano loro intorno i commercianti tedeschi, in Germania non a torto ai acuiva sempre più la fondata credenza che una vera congiura generale fosse ordita nel mondo, a istigazione degli Anglo-Sassoni ma con la collaborazione di Slavi e di Francesi, per serrarli alla lor volta in un cerchio non meno ferreo, allo scopo di soffocare la loro nascente Wèltmacht e d'impedir loro ogni attività ed ogni ulteriore speranza di necessaria espansione... Certo, accanto alle sue energie portentose di lavoro e di produzione, materiali e morali, d'anteguerra, la Germania aveva grandi debolezze specie diplomatiche... H più strano si è che tali debolezze nascevano per l'appunto dai suoi vorticosamente rapidi successi all'estero, anzi nella Terra tutta: la Germania aveva difficoltà e pericoli creati dai suoi progressi medesimi: cercò con onestà d'intenti la soluzione pacifica, ma parve aggressiva e prepotente. Avrebbe potuto e dovuto sostenere le sue pretese, le ragioni del suo sviluppo e del suo lavoro, in base ai diritti di tutti, e parlò invece come popolo eletto, come popolo superiore, come popolo d'eccezione.
Quali furono le conseguenze diplomatiche e militari di questo stato di cose? Prima dell'Alleanza franco-russa, l'Inghilterra poteva stare o con la Triplice o con la Francia: con la Francia essa avrebbe formato un gruppo che non avrebbe potuto lottare contro la Triplice: dunque stette, diplomaticamente parlando, con i diplomaticamente più forti: né poteva, allora, pensare ad una simpatia russa, allorché era orientata all'opposto, per le questióni asiatiche. Dopo l'Alleanza franco-russa, la miglior politica era non legarsi nò con l'uno né con l'altro gruppo: questi erano su per giù in equilibrio (Esercito, Marina, Ricchezza), e l'Inghilterra, serbandosi Ubera di allearsi o con l'uno o con l'altro, restava