Rassegna storica del Risorgimento
LUMBROSO ALBERTO
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1965
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pagina
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Rileggendo Alberto Lumbroso
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contro VAustria e contro la Germania era ormai un fatto deciso* e che l'uccisione della coppia degli eredi imperiali aveva dato un eccellente pretesto allineile anche la Francia e l'Inghilterra si lasciassero trascinare dalla Russia in questo conflitto, ohe in sé e per so doveva riguardare solo la Serbia e l'Austria .
A queste parole dell'Incaricato d'Affari serbo a Berlino* M. Boghitschc-witsch, Alberto Lumbroso accompagna un paragrafo di una lettera scritta, pochi giorni prima di essere assassinato* da Jean Jaurès a Emilc Van der Velde: La situazione si farebbe subito meno tesa, appena il Governo francese dichiarasse che non considera la complicazione serba come una faccenda russa. Starebbe nel potere del nostro Ministero* impedire alla Russia di fare la guerra. Ma si vuole questa Conflagrazione, che già da tempo si prepara. Qui* tutte le forze pericolose spingono alla guerra* che si vuol far scoppiare per appagare un orgoglio morboso* e perchè le Borse di Londra e di Parigi speculano su Pietroburgo .
Poi, Lumbroso* ritorna alla sua tesi preferita: E che il duello sia proprio fra l'Inghilterra e la Germania (tutti gli altri non essendo che gli associati* i collaboratori, gli amici dell'una o dell'altra) è provato dal fatto che alla sera del 24 luglio, cioè ventiquattr'ore dopo l'ultimatum austriaco* la Russia aveva voluto la certezza che le promesse inglesi anteriori sarebbero state mantenute, e prima di s*enganger àfond ne pretese da Londra la garanzia formale: e Grey la diede. Senza questa promessa* la guerra non sarebbe scoppiata: almeno avrebbe potuto molto. probabilmente non scoppiare: con questa promessa diventò illieo et immediate inevitabile: non fu più che questione di ore* al massimo di giorni...
Un altro documento... inglese... del 25 luglio... ce lo fornisce Grey... Buchanan, il suo Ambasciatore a Pietroburgo, gli telegrafa che quel giorno 25 il Ministro degli Esteri Sazonow gli ha dichiarato : Se la Russia si sentisse sicura della collaborazione della Francia, non esiterebbe certo davanti al pericolo di una guerra. Questo significava: Di voi, Inglesi* siamo sicuri, perchè siete voi che, da Edoardo VII in poi avete voluta e preparata questa guerra: ma la Francia? Il paese è pacifico, non pensa alla revanche, non intende far guerre offensive* non ammette ehe la difésa davanti ad un'aggressione: il Governo, il Capo dello Stato vogUon la guerra* ma potranno essi trascinare il Parlamento, senza il quale* per la Costituzione, non possono uè mobilitare né far guerra? -E Buchanan capi l'antifona, e fra Grey e lui, fra Grey e Paul Cambon, fra Grey e Poincaré, fra Grey e Benckendorff e quindi Isvolsky, si stabili un piano di operazioni di cui non vediamo né tutte le linee né l'origine, ma di cui constatiamo l'effetto sicuro.
Della congiura anglofrancese non mancano le prove ... Fra i testimoni più autorevoli, e dopo la guerra più sinceri* il più illustre ed informato è certo l'Ambasciatore francese a Berlino... il 26 luglio l'Ambasciatore Jules Cambon va a far visita al Segretario di Stato agli Esteri, von Jagow, e gli dice: Io l'assicuro, che l'Inghilterra non è né materialmente né moralmente in condizione tale da disinteressarsi dell'urto che minaccia di accadere e che è assolutamente costretta a marciar con noi. Ha ella misurate le terribili conseguenze di questo evento probabile?
Tale dichiarazione... è terribile... per l'Intesa*perchè prova che l'Inghilterra era tanto decisa alla guerra che essa aveva premeditata e preparata, da aver autorizzato un Governo alleato e quindi un Ambasciatore di questo Governo* ad asserire che non sarebbe rimasta neutrale... Ma la dichiarazione... è anche