Rassegna storica del Risorgimento

LUMBROSO ALBERTO
anno <1965>   pagina <44>
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44 Franco Garofalo
terribile per gl'Imperi centrali e più specialmente per la Germania, poiché, invece di sperare, come fece, ancor per oltre una settimana nella neutralità della Inghilterra... il Cancelliere Betlunann-IIohvcg... non avrebbe mai dovuto* lasciar Berchthold insistere nel piano punitivo dopo che la Serbia aveva accettate piasi tutte le condizioni dell'ultimatum. L'errore di Betlunann e di tutta la Germania non consiste in ciò che han fatto, ma in ciò che non han fatto: l'er­rore di Grey, di Poincaré e di Sazonow e Isvolsky 6ta in ciò che han fatto...
Ma Camion racconta dell'altro... Prima di tornare a casa dopo la visita del 26 luglio a von Jagow parlai come sempre col mio collega inglese... col quale io stava in completa ed assidua collaborazione... Ci comunicammo a vi­cenda le nostre informazioni e venimmo così... a un'attendibile visione generale della situazione. Io gli dissi ciò che allora allora avevo riferito al von Jagow. Egli mi rispose : In ciò che riguarda l'attitudine della Gran Brettagna, io penso completamente come lei: purtroppo non sono autorizzato a dirlo.
L'episodio è di un machiavellismo penoso, e si legge con sdegno anche dopo tanti anni. L'Inghilterra poteva fermare il masso che rotolava già dal monte e formava valanga: bastava che Giorgio V o Asquith o Grey telegrafassero a Gu­glielmo II o a Bcthmann-Hollweg o a von Jagow: In caso di guerra noi staremo coi francorussi. E la Germania a qualunque costo avrebbe fermata l'Austria, o l'avrebbe lasciata correre sola alla perdizione. Invece, nessuno telegrafa e l'Am­basciatore inglese a Berlino è costretto a tacere... tale minaccia indiretta, e l'avviso di Canibon... recati dall'Ambasciatore di Francia e non dall'Amba­sciatore britannico, poteva e doveva parere un bluff, un'intimidazione del Quai d'Orsay, e Bcthmann e von Jagow e Zimmermann si credettero molto furbi a non cadere nel tranello. L'Inghilterra, lasciando dire dal diplomatico alleato la verità, era riuscita, come voleva, a farla sembrar menzogna .
La Germania e i suoi uomini politici, sostiene Alberto Lumbroso, non avreb­bero dovuto sperare nella neutralità dell'Inghilterra. Eppure: Il 1 agosto 1914, in mattinata, Sir 'William Tyrrell, per ordine di Grey, si recava all'Ambasciata di Germania a Londra con l'incarico di dire al Principe Lichnowsky che il Mi­nistro voleva fargli, nel pomeriggio, proposte per la neutralità dell'Inghilterra* anche per il caso che la Germania fosse in guerra così con la Russia come con la Francia. Così testualmente telegrafava Lichnowsky alVAusivartiges Amt che co­municò questo testo al Kaiser, allo Stato Maggiore dell'Esercito, al Ministero della Guerra, allo Stato Maggiore della Marina e al Ministero della Marina. Le parole in corsivo furono sottolineate, a ragione, dal Kaiser, come importantissime .
In una nota a pie di pagina, a proposito di questa comunicazione, Lumbroso avverte: Ma Grey, di poi, smentì il suo caro Tyrrell, sicché il 2 agosto lo Zim­mermann notò in margine al telegramma: Durch weitere Méldungen des Botscha-fters iltusorisch getaorden.
Fu, ad un tempo, il trionfo dell'ipocrisia raffinata e la vittoria della retti­lineità nella politica estera metodica.
La Germania ostentò un'aggressività che in fondo non era nel suo tempe­ramento, e sentendosi assediata parlò come se attaccasse: quando rinsavì era troppo tardi.
La macchina era in moto.
Nessuno più poteva arrostarla...
E la Germania pagava il fio di non avere fatta la sola politica estera che con-duce i grandi Stati all'onnipotenza ... La politica estera deve essere profondamente