Rassegna storica del Risorgimento

CARTEGGI (D'ONDES REGGIO-COTT? DI ROCCAFORTE); COTT? DI ROCCAFO
anno <1965>   pagina <57>
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UNA LETTERA INEDITA DI VITO D'ONDES-REGGIO 4j, AL MARCHESE DI ROCCAFORTE
La lettera inedita che pubblichiamo del barone Tito D'OndesReggio a Lo­renzo Cottù Marziani, marchese di Roccaforte, è conservata presso la Biblioteca* Comunale di Palermo ai segni 2-QqE-179, n. 118.
La figura del D'OndesReggio è nota: era uno degli alfieri del partito catto­lico siciliano, ed il rappresentante più qualificato, insieme ad Enterico Amari, della prima generazione dei regionìsti siciliani, critici decisi e conseguenziali della struttura accentrata, che lo Stato italiano assunse, dopo la conversione della Destra alla soluzione francese e bonapartistica.
Nelle elezioni del 27 gennaio del 1861 il D'OndesReggio era stato inviato dal collegio di Canicattà (Girgenti) a Palazzo Carignano, ove aveva sostenuto, si può dire dalle prime battute della legislatura, le proprie idee di liberale cattolico e di autonomista: aveva cosi propugnato la formula libera Chiesa in libero Stato ), e si era battuto altresì in difesa della Legazia apostolica in Sicilia e contro l'uniformità delle istituzioni dello Stato.al Successivamente aveva preso decisamente posizione contro l'abolizione della Luogotenenza in Sicilia.
La lettera spedita da Genova, reca la data del 15 agosto 1862: siamo appena . a quattordici giorni di distanza da Aspromonte; le colonne dei volontari, dal 3 agosto, hanno iniziato la marcia su tre colonne al comando rispettivamente dello stesso Garibaldi, di Trasselli e di Bentivegna. H 20 saranno a Catania. La situa­zione è ancora confusa sia a Palermo, sia a Torino, ove la sessione parlamentare è chiusa. In una situazione come questa il D'Ondes, dal suo punto di vista e con-seguenzialmente ad esso, mostra delle idee abbastanza chiare e precise.
Comincia con l'avanzare dei dubbi intorno ali'autenticità dell'impresa garibaldina del '60: l'eroismo romantico che la ammantava e la ammanta viene brutalmente negato; Garibaldi è un idiota incapace di comandare un reggimento , per cui l'impresa gloriosa deve avere avuto dei retroscena: D'Ondes accenna a denari versati a larga mano a' generali . Non formula, però, alcuna accusa specifica, né fa nomi, né indica fatti e circostanze precise, per cui da questo punto di vista essa costituisce solo documento delle convinzioni della destra cattolica siciliana che riecheggeranno nelle impostazioni degli storici legittimisti.
Più valida la lettera per quello che riguarda la genesi dell'episodio di Aspro -monte.
Il ritratto di Rattazzi e della sua politica ambigua, se si supera la forma polemica, è quanto mai illuminante; si tratta, infatti, di ima testi­monianza coeva ohe concorda pienamente con quanto la storiografia risor­gimentale ha assodato sulla ambivalenza della politica xattazziana. La
*) V. Discorsi del Barone d'Ondes-Reggio, Firenze, 1868, voi. I, p. 80 sgg. Tornata del 10 dicembre 1861, Sulla questione di Roma e sulle condizioni di Napoli e Sicilia.
3) Ivi, p. 27 sgg. Tornata del 22 dicembre 1861, Discussioni) del disegno di legge per modificazioni ali1 ordinamento giudiziario di Napoli e Sicilia,