Rassegna storica del Risorgimento

CARTEGGI (D'ONDES REGGIO-COTT? DI ROCCAFORTE); COTT? DI ROCCAFO
anno <1965>   pagina <60>
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S. Massimo Ganci
cilia ed alcuni altri, due o tre Mazziniani lo chiedono e nelle dimostrazioni a Palermo lo gridano. Fini quel tempo che la Sicilia poteva mandar via i ministri, or essa non e che la decima parte d'uno Stato ! Oltre che quando v'ha un parla­mento è una pretenzionc d'una esorbitanza ridicola, o tale che lo Stato deve di­chiararsi in preda all'anarchia se i ministri debbono cadere quando in piazza si grida che cadano. Caro amico, in Sicilia non c'è senso politico. Io se le cose non tranquillano non vado, come non andai al '60, non fui inteso al 60, non sarei in­teso ora, ma se al '60 per Garibaldi cominciò la rovina della Sicilia, ora per lui si compirà. Non per questo io cesserò di fare il mio dovere in parlamento all'aper­tura della nuova sessione, e sarò pronto a metter la mano per rovesciare il pre­sente ministero ove infine vi sieno uomini che vogliano mettere in atto un nuovo sistema; qualche passo si è fatto; ed avrai letto nella discussione per l'esercizio provvisorio de' bilanci, che Peruzzi or capo di quasi tutti i toscani disse alla Ca­mera Ondes ha ragione, il ministero passato ha seguito un sistema cattivo, io me ne pento, e lo dichiaro.
In Sicilia mi si è scritto che si attendevano qualche discussione nella Camera per l'affare di Sicilia. Ho risposto che io sono stato sino all'ultimo giorno alla Camera per impedirla; e quale invero avrebbe potuto essere la deliberazione della Camera se non dichiarare ribelle Garibaldi ed i suoi complici, od ordinare che in istato d'assedio fosse posta tutta la Sicilia, o perlomeno Palermo ?
I nostri stanno tutti bene come rilevo da lettera ricevuta il 10 da Guarneri; quelle di Giovanni e Marianna sono del 7. Io ho scritto loro che ho ricevuto tua lettera.
Conte Amari, Fr. Ferrara, Md. Mery, ti ricambiano i saluti, Ferrara è stato chiamato per collaborare col Ministro delle Finanze, questo almeno si dice, ma. l'orse v'è stato il desiderio di allontanarlo da Palermo.
T'invierò alcuni mici libri, e ti scriverò a chi consegnarli anticipandoti i ringraziamenti per cotale incomodo.
Ti abbraccio tuo Vito D'Ondes Reggio.
Hai letto i Moribondi di Palazzo Carignano di Petruecelli della Gattina ? Contro i Napolitani vi sono cose terribili, i Siciliani ed io specialmente siamo bene trattati.1 )
''tEccjo M brano relativo a D'Ondes-Reggio in F. PETRUCCELLI DELLA GATTINÀ, I moribondi di Palazzo Carignano, Nuova edizione a cura di G. FONTEROSSI, Roma, 1960, pp. 194-195: Il barone D'Ondes Reggio ò il nostro Montalembert, meno la bile, ed il sapere ed il municipalismo siciliano in più. Il signor D'Ondes insegna il diritto costitu­zionale ed il diritto internazionale nclF Università di Genova. È autore di parecchie opere di diritto e di filosofia morale, non che di qualche libello cattolico, opere tutte fortemente pennate, scritte con eleganza e facilita, e molto apprezzate da coloro stessi e sono numerosissimi che ne combattono le teorie. II signor D'Ondes non ammette tutti i principii dell'89. Egli osò chinmare scellerati, dalla tribuno, gli uomini della Convenzione; assolutamente come un cappuccino. Lo si direbbe un resurrctto dopo dieci secoli, un revenant, nel nostro Parlamento unitario, scettico, e fortemente temprato dal battesimo della grande Rivoluzione francese. Malgrado ciò, l'allettamento della parola e la conside­razione tutta personale di questo focoso cattolico son tali che tutti lo ascoltano con in­teresse, alcuno non si rivolta alle sue eresie sociali, molti si pregiano di essergli amici, ed io fra costoro ! .